Diminuzione delle portate medie mensili dei corsi d’acqua, maggior aumento delle temperature massime, deficit di pioggia: per queste ragioni il presidente della regione Toscana Enrico Rossi ha firmato la dichiarazione di stato d’emergenza regionale relativa alla crisi idrica in Toscana. A questa seguirà la richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri della dichiarazione di stato d’emergenza nazionale.
Con il decreto sottoscritto, Rossi dà mandato a una task force formata oltre che dalla Regione, dall’Autorità idrica Toscana, le Autorità di bacino distrettuali, dai Comuni e dalle Aziende sanitarie di presentare entro trenta giorni a partire da oggi, un piano straordinario di interventi per mitigare gli effetti della carenza idrica che è già misurabile nei nostri fiumi e nelle nostre riserve idriche. La situazione d’emergenza del resto risulta dai dati del settore idrologico regionale. A questo si aggiunge il fatto che occorre tener conto delle previsioni stagionali a breve termine che non annunciano un andamento estivo tale da lasciar presupporre una ricarica delle riserve idriche del territorio.
La Task Force si riunirà i primi giorni della prossima settimana in modo da proporre al presidente Rossi le prime misure da mettere in campo già entro la fine di giugno. Enrico Rossi ha anche ricordato l’impegno preso dalla Regione Toscana con l’Unione europea, in occasione della visita del commissario europeo Phil Hogan, di varare un progetto di lungo periodo per affrontare i cambiamenti climatici e prevenirne gli effetti, opposti, come la siccità e le alluvioni. E grazie alla costante attività di monitoraggio questa situazione non coglie impreparate le strutture regionali. Sono stati coinvolti per tempo tutti i soggetti interessati per analizzare la questione. Già nei prossimi giorni si potranno così avviare le misure per ridurre gli impatti sugli usi idropotabili e produttivi, misure che cercheranno di limitare al massimo i disagi ai cittadini rispetto a questa evidente criticità.