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5 marzo 2015 due anni dopo. Un breve riassunto di quella giornata maledetta che cambiò il volto della nostra vallata

Domani ricorre l’anniversario della tempesta di vento che ha messo in ginocchio la Valtiberina toscana e umbra. 5 marzo 2015: il vento ha cominciato a soffiare alle 2 di notte e per ben 12 ore non ha dato tregua, ha danneggiato case, auto, impianti sportivi, aziende, strutture pubbliche e private, si è portato via alberi, tetti e coperture, ma non la dignità degli abitanti di Sansepolcro e San Giustino, quelli maggiormente colpiti, che hanno rialzato la testa e si sono rimboccati le maniche per tornare alla normalità quotidiana. Danni per un totale di 38 milioni e 700 mila euro, oltre 21 per quanto concerne il territorio di Sansepolcro. Quattro feriti non gravi e tra questi due delle forze dell’ordine. Strade interrotte, camion ribaltati, il ricordo è ancora vivo e in molti resterà impresso soprattutto il suono assordante delle motoseghe che per tutto il giorno, e i giorni a seguire hanno lavorato ininterrottamente per liberare strade, strutture e piazze dall’ingombro degli alberi caduti. Dopo 4 giorni ancora si contavano 150 persone senza luce e riscaldamento.

I venti che hanno sferzato la vallata per gran parte della giornata hanno raggiunto velocità mai viste da queste parti, facendo registrare raffiche massime di 125 km/h, prima che la stazione meteo di San Giustino dovesse interrompere le registrazioni a causa dei danni dovuti al maltempo. È lecito pensare che si possa essere arrivati anche intorno ai 150 km/h. Due anni in cui Sansepolcro ha visto anche un passaggio di amministrazione comunale e nei prossimi giorni quindi cercheremo di ripercorrere quello che è accaduto ma soprattutto cercheremo di capire cosa si è fatto e cosa non si è fatto in questi lunghi 731 giorni da quel maledetto 5 marzo 2015 che è ormai entrato nella storia.

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