Sono partiti Venerdì 28 Luglio dal giardino di Via Boiardo a Celalba i lavori di sistemazione delle aree verdi comunali e delle aree gioco. Il progetto, deliberato dalla Giunta, nasce dalla necessità di un intervento di manutenzione straordinaria generale degli spazi pubblici comunali. Iniziato con il lavoro portato avanti in prima persona dai stessi consiglieri comunali, che hanno redatto un documento attraverso il quale è stata posta una prima ricognizione d’indagine per affrontare una tema centrale dell’azione amministrativa.
L’opera consiste nel riqualificare le aree attraverso un insieme di interventi volti alla rimozione e manutenzione dei giochi e arredi danneggiati nel corso degli anni, la sostituzione di quelli esistenti e la manutenzione delle attrezzature già esistenti. Oltre che la sistemazione delle pavimentazioni, recinzioni e delle alberature.
“Finalmente prende il via un lavoro fondamentale, ovvero la riqualificazione dei nostri spazi pubblici. Abbiamo messo in campo un percorso corale tra la Giunta e i consiglieri del gruppo di maggioranza che si sono fatti carico della ricognizione e della definizione del progetto generale. A tal proposito ringrazio chi ha coordinato il gruppo di lavoro: il Presidente del Consiglio Comunale Vania Mearelli e la consigliera Emanuela Tarducci. Si tratta di un intervento di qualificazione e sistemazione, oltre che di messa in sicurezza, di spazi che interesseranno trentacinque aree comunali dislocate tra il capoluogo e le principali frazioni di Selci-Lama, Celalba, Pitigliano e Dogana. Le operazione sono affidate all’Agenzia Forestale Regionale per un costo di sessantamila euro circa, con la quale è stata ampliata la collaborazione già portata avanti per le manutenzioni del parco di Villa Graziani e i lavori di sistemazione del Parco ROCCOLO. Gli arredi e i giochi erano già stati acquistati nel corso dell’anno per un costo di ottantamila euro. In definitiva, alla fine dei lavori cercheremo di riconsegnare spazi riqualificati e più sicuri, anche alla luce del fatto che un’azione di questo tipo era richiesta da molto tempo ormai su spazi ritenuti centrali e vissuti dai nostri concittadini e che non potevano più attendere”.
