Primo posto nella classe Spx e ventesimo assoluto per Andrea Piccini e per i compagni di equipaggio della Traum Motorsport – Thomas Mutsch, Felipe Laser e Franck Mallieux – al volante della Glickenhaus Sgc 003 numero 702 nella 24 Ore del Nurburgring. Il ritorno dopo tre anni sulla “mitica” pista del Nordschleife si conclude con un bilancio in agrodolce per il 38enne pilota di Sansepolcro e per l’intera squadra, soddisfatti per la vittoria di classe ma allo stesso tempo amareggiati, visto che l’obiettivo era chiaramente quello di lottare per la vittoria assoluta. Entrambe le vetture della Traum Motorsport avevano il passo per lottare con i primi e addirittura la numero 704 era riuscita a conquistare la pole position nella Top 30 Qualifying di venerdì sera. La 704 è stata messa fuori gioco da un tamponamento nelle prime fasi della gara, mentre la 702 sin dal primo rifornimento ha evidenziato problemi di riempimento del serbatoio ed è stata di fatto obbligata a rientrare più volte ai box. Un imprevisto, questo, che alla fine ha compromesso le chance di lottare per le posizioni di vertice. Partiti con il 12esimo tempo, a causa di un incidente occorso a una delle Bmw che ha rallentato la corsa della Glickenhaus Sgc 003 numero 702 nella Top 30 Qualifying, i quattro erano riusciti a tenere bene il passo dei primi nelle ore iniziali di gara. A prendere il via era stato Laser, seguito da Mutsch e poi da Piccini, che al termine del suo stint – prime tre ore e mezza di gara – aveva consegnato l’auto in seconda posizione assoluta.
L’inconveniente alla valvola, che faceva scattare la pompa del carburante limitando il rifornimento a 50-60 litri per volta, costringeva la Glickenhaus a fermarsi due volte per tentare di risolvere il problema, perdendo diversi giri. Svanito l’obiettivo di potersi battere con i primi, l’equipaggio della Traum Motorsport ha conservato la ventesima posizione e, con essa, la vittoria di classe. “È un vero peccato perché entrambe le vetture hanno tenuto per tutta la gara il passo delle prime e hanno dimostrato una incredibile affidabilità meccanica – ha commentato Andrea Piccini – peraltro in un contesto nel quale Audi, Bmw e Porsche si erano presentate al gran completo con squadroni ufficiali. Tutti noi piloti abbiamo spinto al massimo e la squadra meritava di raccogliere in pieno i risultati di tre anni di lavoro che hanno portato la macchina a un elevato grado di competitività. Ci dobbiamo invece accontentare della vittoria di classe, con la consapevolezza però di aver fatto veramente paura a tutti. Spero vivamente che vi sia un futuro per questa vettura, al fine di potersi battere ancora una volta e con successo sul tracciato del Nordschleife”.