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Influenza, vaccinati il direttore Desideri e il procuratore capo Rossi. Presenti anche alcuni magistrati per lanciare un messaggio alla cittadinanza

Un segnale forte a favore delle vaccinazioni antinfluenzali arriva da Asl Toscana sud est e Procura di Arezzo. Questa mattina si sono infatti sottoposti al vaccino il direttore generale dell’Azienda Enrico Desideri, il Procuratore Capo Roberto Rossi e i magistrati del Tribunale aretino. Tutti presenti, dunque, all’ambulatorio del Dipartimento della Prevenzione all’ospedale San Donato, per lanciare un appello alla cittadinanza.

“In Italia – ha spiegato Desideri – si contano 90mila morti ogni anno per polmonite virale. Tutto questo potrebbe essere evitato con la vaccinazione. Il segnale dei magistrati aretini, stamani qui con me, è importante: si fanno portavoce, all’interno della Procura ma non solo, di un messaggio di civiltà e rispetto, per loro stessi e per gli altri. Li ringrazio per aver accolto l’invito a metterci la faccia. Lo scorso anno il dato di copertura della vaccinazione antinfluenzale, per la provincia di Arezzo, è stato del 58,3 %. Si può fare meglio. L’obiettivo è raggiungere il 75%”.

“Confermo quello che ha appena detto il direttore generale – ha detto il procuratore Rossi – e lo ringrazio per questa opportunità che spero serva a sensibilizzare la cittadinanza. L’importanza della vaccinazione è sotto gli occhi di tutti e non solo da un punto di vista della salute. Dobbiamo tenere conto anche dell’aspetto dei costi, per esempio le assenze che i dipendenti pubblici sono costretti a fare in caso di influenza. I vaccini ci permettono non solo di evitare disturbi e malattie ma anche di non sovraccaricare il sistema con i costi che questi causerebbero”.

Le categorie a rischio
La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata dal Piano di Prevenzione Vaccinale 2017/2019 perché è in grado di prevenire la malattia, ridurre le complicanze, i ricoveri ospedalieri e i decessi. La vaccinazione è offerta gratuitamente agli anziani sopra i 65 anni e ai cittadini appartenenti alle cosiddette categorie a rischio. Nelle categorie a rischio rientrano bambini (di età superiore a 6 mesi) e adulti affetti da patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, renale, diabetici, bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, bambini pretermine e di basso peso alla nascita; le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza. Possono vaccinarsi gratuitamente gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (personale degli asili nido e scuole dell’obbligo, personale sanitario, volontari del 118, personale delle case di riposo, personale della protezione civile e vigili del fuoco, addetti alle poste, forze armate e polizia municipale), i familiari di soggetti ad alto rischio e personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani .

Dove ci si vaccina
La vaccinazione come tutti gli anni viene fatta dai Medici e Pediatri di famiglia, la cui collaborazione è fondamentale per aumentare le copertura vaccinali che negli anni sono andate notevolmente diminuendo in tutto il territorio regionale e nazionale. Per coloro che non sono in grado di andare in ambulatorio, è prevista la vaccinazione domiciliare che eseguirà il proprio medico di famiglia o pediatra. Sarà possibile vaccinarsi fino a tutto il mese di dicembre.

 

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