Cresce hinterland di Perugia. Guardando alla mappa creata con i dati demografici Istat relativi alle iscrizioni e cancellazioni in anagrafe tra il 2003 e il 2017, si nota come sia soprattutto la fascia intorno a Perugia a colorarsi di un verde più marcato. In campo positivo pure Città di Castello che, con i suoi 1.849 abitanti in più, vede una crescita del 4,8 per cento. A variazione quasi zero, invece, altri due centri importanti come Gubbio e Spoleto. Si svuotano Valnerina e Orvietano. In rosso anche il bilancio della fascia appenninica Eugubino-Gualdese e Altotiberina -10,32 a Pietralunga. Segno negativo anche per Lisciano Niccone che conta un -8,02% e Monte Santa Maria Tiberina che segna un -5,46%. Ottimo il risultato di Citerna, il migliore della vallata che sale a +12,20%. Regge San Giustino con l’8,03% e Umbertide con +8,89%, anche per Montone bandiera verde con il suo 7, 66%.
Chi parte e chi arriva. Le variazioni della popolazione sono la somma di nascite, morti e trasferimenti. Emerge come il saldo di movimenti da altre regioni italiane sia sempre positivo fino al 2012 con il picco di arrivi nel 2000, quando quasi 8 mila persone si sono trasferite in Umbria a fronte di 4.800 emigrati. Nel 2013 per la prima volta le partenze superano, seppur di poco, gli arrivi. Trend che si è di nuovo invertito nel 2015 ma poi nel 2016 il conto di è chiuso in sostanziale pareggio. Interessante anche l’andamento da e verso l’estero. Qui il saldo è sempre positivo con picchi di arrivi nel 2003 e nel 2007.