In questi giorni la Usl 1 ha comunicato di aver sospeso tutti i concorsi a seguito dello scioglimento della giunta regionale e della maxi inchiesta sulla sanità, ma per i sindacati non è affatto una soluzione giusta.
«I concorsi pubblici in sanità non vanno fermati, vanno fatti rispettando le regole»: dicono in una nota Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, preoccupate per il blocco di tutti i concorsi in atto nelle Usl e negli ospedali della regione, oltre che nelle partecipate di palazzo Donini.
Per Cgil, Cisl e Uil «gli effetti dell’indagine, che giustamente sta proseguendo per accertare responsabilità individuali, non possono e non devono ricadere sui cittadini, in termini di peggioramento delle prestazioni e del sistema, e sul personale sanitario ».
I tre sindacati ricordano infine che il mondo sanitario è già in carenza di organico, sia nella dirigenza che nel comparto, e con il periodo estivo alle porte questa carenza risulterà ancora più evidente.
Infine, è emblematica secondo i sindacati la situazione di Umbria Salute: “C’è la necessità di procedere all’assunzione di oltre 100 operatori dei Cup, servizio fondamentale per il funzionamento della macchina sanitaria regionale – spiegano i sindacati – ma tutto è attualmente bloccato».