Il settore artigiano aretino dimostra ancora una volta di essere prezioso dal punto di vista economico e sociale, visto il ruolo fondamentale che riveste anche dal punto di vista della produzione e soprattutto dell’occupazione”. Tutto questo “malgrado le grandi difficoltà che vengono dalle lungaggini burocratiche e da una tassazione ai limiti della sopportabilità”. Sono parole del biturgense Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Imprese Arezzo, di fronte ai dati offerti dall’analisi del Centro Studi di Confartigianato dai quali emerge chiaramente come il territorio della provincia di Arezzo sia terra di vera eccellenza artigiana: infatti il 14% degli occupati lavora nella manifattura artigiana: Arezzo è ormai la quarta provincia italiana per peso dell’artigianato manifatturiero tra le 9 province nazionali nelle quali questo settore pesa più del 10% dell’occupazione dell’intera economia dei loro territori. Ecco allora che innovazione ed export sono ora le sfide da affrontare ma senza snaturarsi: la rivoluzione digitale è solo all’inizio, basti pensare alla robotica, alla gestione dei dati, e a molto altro. “Le innovazioni, le tecnologie digitali, i nuovi mercati – sostiene ancora Vannetti – vanno però applicati con il modello italiano e aretino e le imprese devono mantenere il proprio core-business e innovarlo”. La sfida è proprio questa: mantenere la tradizione manifatturiera, continuando con questi prodotti reputati maturi, ancora richiestissimi nel mondo, coniugando tutto ciò con l’hi-tech, affiancando le imprese con sostegni formativi e di affiancamento sull’innovazione e lo sviluppo della dimensione internazionale.