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Politica in fermento in vista delle elezioni regionali in Umbria.

Sono giorni, per non dire ore cruciali per Partito Democratico e Movimento 5 stelle che dopo aver accolto l’appello di Luigi Di Maio alla costituzione di un nuovo patto civico stanno ancora cercando la quadratura del cerchio. Dopo il no di Cucinelli, l’unico candidato alla presidenza che concretamente resta in campo è Andrea Fora. Che però ancora non convince appieno. Sulla situazione, pesa la mancanza di coinvolgimento dei territori, che lamentano il metodo di scelta di questa candidatura. Un tema espresso durante l’ultima accesa riunione del partito democratico di Città di Castello. Dall’incontro sono emerse aspre critiche anche alla scelta di Matteo Renzi di lasciare il PD. Una scissione dalla quale si è smarcata, almeno per il momento, la viceministro e deputata tifernate Anna Ascani che ha comunicato la sua intenzione di rimanere nel partito, sebbene con una decisione molto sofferta. Nel centrodestra, candidata sicura al post Marini è Donatella Tesei, ex sindaco di Montefalco. Dall’altotevere arrivano altri nomi nelle liste del centro destra. La lega presenterà Marco Castellari, Manuela Puletti e il consigliere regionale uscente, Valerio Mancini. Da Città di castello è ricominciata la corsa di Andrea Lignani Marchesani, in quota Fratelli d’Italia, che tra l’altro nelle ultime ore è stato protagonista di un attacco social piuttosto pesante e di cattivo gusto, con una locandina nella quale in cui se annuncia la morte politica. Post su cui Lignani Marchesani ha peraltro ironizzato. Insomma, tra posizionamenti e prime schermaglie, la campagna elettorale sta per cominciare.

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