Dalla reazione alla sconfitta alle dirette richieste di dimissioni di Walter Verini che arrivano da più parti. Dopo il voto del 27 ottobre, le fibrillazioni in casa Partito Democratico non si sono placate, tutt’altro. Verini, commissario del PD umbro, al centro dell’attenzione quindi, anche per la lettera inviata da Nicola Zingaretti, segretario nazionale del partito. Nella lettera al deputato tifernate, il segretario dem ammette una «sconfitta durissima», e la rottura di un «rapporto forte con la società»; Zingaretti richiama alla caduta della giunta di Catiuscia Marini e al «duro colpo» subito con l’«inchiesta giudiziaria» sulla sanità. Senza trascurare la scissione interna per mano di Matteo Renzi, che ha avito ripercussioni a livello regionali. Tutto questo, secondo Zingaretti faceva considerare questa sconfitta «prevedibile». Nessun tiro al bersaglio da parte di Zingaretti, che nel suo commento tiene a ringraziare chi si è speso in queste ultime settimane. In primis Verini quindi, nonostante la sconfitta. Che però, non può non portare a un radicale rinnovamento del partito democratico.