Disagi nel comune di San Giustino per il ritiro delle pensioni in questi giorni di emergenza sanitaria. Dopo la chiusura dei due punti di Lama e Selci solo quello del capoluogo è a disposizione dei cittadini e il sindaco scrive dunque all’Amministratore Delegato di Poste Italiane, il Presidente della Regione Umbria e il Prefetto di Perugia.
“Con la presente – si legge nella lettere – vi comunico tutto il mio personale disappunto, relativamente alla chiusura di alcuni uffici Postali nel Comune di San Giustino (PG). Ho appreso solo ieri che di tre uffici postali presenti nel territorio comunale ne rimarrà aperto solo uno, quello del capoluogo, mentre rimarranno chiusi quelli di Lama e di Selci. Questa decisione presa in totale autonomia da parte delle Poste Italiane è del tutto non condivisibile e arriverei a dire irresponsabile in questo momento di emergenza. Ciò significa concorrere a creare situazioni di assembramento, soprattutto delle persone più anziane nel momento del ritiro delle pensioni. Persone che hanno necessità di recarsi allo sportello, perché sprovviste di conto corrente od di altre modalità di accredito della pensione. Siamo una comunità composta da circa 12.000 abitanti e questa decisione esporrà i nostri cittadini, soprattutto quelli più vulnerabili, ad un maggiore rischio contagio.