Nella nottata scorsa si è consumata una cruenta lite fra fratello e sorella sfociata al termine di una cena fra parenti ed amici accompagnata da elevata quantità di alcool.
Futili i motivi, che sembrerebbero derivare da una lite fra moglie e marito nella quale l’inserimento del fratello di lei ha fatto degenerare la questione verso una direzione che avrebbe potuto sfociare in un epilogo tragico.
Il fratello in questione, un cittadino ecuadoriano di 26 anni, in disaccordo da quanto sostenuto dalla propria sorella nel diverbio col marito, d’improvviso la aggrediva prima verbalmente, con offese riguardanti la sua integrità morale e, subito dopo aver rotto con un pugno il vetro di una porta, con pugni e schiaffi.
Durante l’aggressione l’uomo scaraventava a terra la sorella attingendola, per fortuna non in aree vitali del corpo, con i frammenti di vetro raccolti a terra a seguito della rottura.
La povera donna, rimaneva sotto l’impeto della violenza del proprio fratello senza ricevere alcun aiuto dal proprio marito il quale si avvedeva bene di allontanarsi andandosi a coricare sul proprio letto anche a causa del forte effetto che l’alcool stava provocando sul proprio organismo.
La vittima dopo essere riuscita faticosamente a divincolarsi e fuggire, riusciva a chiudersi in una stanza ed allertare, insieme ad un proprio cugino ivi presente, le Forze dell’Ordine.
Gli uomini della Squadra Volante, giunti immediatamente sul posto, riuscivano a soccorrere la vittima consegnandola velocemente a personale sanitario e nel contempo appuravano la presenza nell’appartamento di due minorenni figlie della vittima che per fortuna, immerse nel sonno, non si erano accorte del feroce trambusto.
Intenti nella ricerca del fratello aggressore gli agenti riuscivano a localizzare ed intercettare l’uomo presso la locale struttura ospedaliera Santa Maria della Misericordia il quale, raggiunto il Pronto Soccorso, richiedeva cure mediche delle ferite che si era esso stesso procurato a causa della sua furia.
Per l’uomo, arrestato per lesioni personali aggravate, è stato convalidato l’arresto in sede di udienza ed emanata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.