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Tari, le ragioni dell’aumento

Rivi e Bandini: “Non ci sono le risorse del passato, ora un bando per le utenze deboli”

L'assessore al bilancio del comune di Sansepolcro Alessandro Rivi

Il consiglio comunale di Sansepolcro è stato chiamato a votare il Piano economico finanziario (Pef) del servizio rifiuti predisposto da Ato Toscana Sud e le relative tariffe della Tari. Il tema è stato illustrato dall’assessore al bilancio Alessandro Rivi e dal consigliere delegato alle società partecipate Alessandro Bandini.

Un aumento medio del 7,13%

Bandini ha fatto notare “la riduzione del costo del servizio di Sei Toscana per il comune di Sansepolcro di circa 50.000 euro, pari all’1,5%”. Questo, ha aggiunto, “costituisce solo una voce del Pef, il cui aumento si attesta comunque su una percentuale minima, l’1,61%, decisamente più bassa di quella degli altri comuni della Valtiberina, come Anghiari e Pieve Santo Stefano, che invece sono sul 4-5% di aumento, ed è anche la più bassa della provincia di Arezzo”. L’aumento delle tariffe è però maggiore, con una media di +7,13%, e nello specifico di +5,26% per le utenze domestiche e +9,71% per quelle non domestiche. Questo dipende, ha detto Rivi, da “una serie di fattori, come l’applicazione del metodo Arera 2, l’impossibilità di attenuare i costi variabili e l’assestamento fisiologico del dato legato alla lotta ad evasione e elusione; tutto ciò si somma alla fine di quell’effetto un po’ drogato delle agevolazioni nazionali e delle soluzioni tampone che avevano permesso soprattutto nell’ultimo anno di abbattere il Pef e la Tari. Quelle risorse non ci sono più”.

A proposito del nuovo sistema di ripartizione dei costi, Bandini ha evidenziato che “è in linea con l’esigenza di arrivare al pagamento puntuale di quanto conferito, tuttavia va a gravare sulla maggiore produttività di rifiuti; cioè sulle famiglie numerose anche non occupanti superfici importanti e su alcuni settori produttivi come per esempio l’ortofrutticolo. Consapevoli di questo – ha detto il consigliere delegato – gli uffici hanno attivato un sistema di applicazione che prevede un ricalcolo uniforme delle tariffe per cercare di evitare picchi e spalmare gli aumenti in modo più uniforme. Questo non ha completamente eliminato le criticità ma le ha diminuite fortemente”.

Verso un bando dell’Unione dei Comuni

Entrambi i relatori hanno inoltre annunciato l’impegno dell’amministrazione di farsi promotrice presso l’Unione dei Comuni, che ha la delega al sociale, di un bando per andare incontro alle esigenze delle utenze domestiche delle fasce deboli “Evitando – ha precisato Bandini – criticità che erano presenti in passato come il requisito di non morosità, che evidentemente priverebbe del risultato una grossa percentuale dei soggetti interessati”.

Il voto contrario dell’opposizione

Ad aprire gli interventi dei consiglieri di minoranza è stata la capogruppo di Adesso Rosalba Alberti, che ha sollecitato la costituzione di un gruppo lavoro in modo da arrivare alla predisposizione della bozza del bando il prima possibile.

Chiara Andreini di Pd-InComune ha affermato che “andrebbe predisposto un fondo di sostegno anche per le categorie economiche maggiormente colpite, oltre a quello per le utenze domestiche”; ha apprezzato la scelta di “dare mandato all’Unione dei Comuni di non fare un bando stringente che impedirebbe l’accesso alla platea” che ne necessita; e ha sollecitato l’ipotesi di “rivedere i costi che l’amministrazione inserisce nel Pef”.

Laura Chieli di Futura-Fratelli d’Italia ha annunciato il proprio voto contrario “non per l’azione di questa amministrazione che deve lavorare su una situazione che piove dall’alto, ma nei confronti della Regione Toscana, vera responsabile di questo aumento tariffario. In particolare in questi ultimi 15 anni il governo di centrosinistra altro non ha fatto che demonizzare i termovalorizzatori, portando all’innalzamento delle tariffe come unico sistema risolutivo”.

A conclusione del dibattito è intervenuto il consigliere di maggioranza Giuseppe Pincardini che ha evidenziato che “l’amministrazione ha cercato di fare tutto il possibile e ha gestito bene la situazione trovata. Spero che questo sia stato compreso dalle minoranze”, ha detto.

Il successivo voto dell’assise ha portato all’approvazione sia del Pef che delle tariffe Tari con l’assenso della maggioranza e la contrarietà dei sei consiglieri di opposizione.

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