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Sansepolcro, “il servizio di medicina non sarà sospeso”

La Asl: “Tutte le attività del reparto assicurate anche nei mesi estivi”

“Tutte le attività del reparto di medicina interna dell’ospedale di Sansepolcro saranno assicurate anche nei mesi estivi”. Lo ha dichiarato il direttore del dipartimento di medicina della Usl Toscana sud est Massimo Alessandri in una nota diramata dall’azienda sanitaria sulla possibile temporanea chiusura dell’unità operativa dell’ospedale per carenza di medici.

Il comunicato segue di poche ore una presa di posizione del comune di Sansepolcro in cui si sottolineava come l’amministrazione fosse “al lavoro per scongiurare l’ipotesi di sospensione del servizio” che “da alcune settimane la Asl ha paventato per permettere ai sanitari di assentarsi per le ferie”. “È bene precisare, per evitare allarmismi – aveva detto l’assessore alla sanità Mario Menichella – che il timore di questo provvedimento non è certezza del provvedimento stesso”.

Nella nota del comune si evidenziava inoltre che “seppure il nosocomio valtiberino goda di alcune eccellenze, compresa la chirurgia che con il nuovo primario dottor Enrico Andolfi vive un momento di rilancio, sono oggettive le criticità di altri reparti”. Per esempio “quello di medicina interna, per cui l’amministrazione comunale è in costante contatto con gli organi dirigenziali della Usl Toscana sud est così come con quelli politici della Regione Toscana”.

Del rischio di chiusura per un mese del reparto di medicina dell’ospedale della Valtiberina aveva parlato pubblicamente il sindaco Fabrizio Innocenti durante l’ultima seduta del consiglio comunale, il 30 maggio scorso.

L’annuncio della Asl è stato successivamente commentato da Andrea Laurenzi del Pd biturgense: “Questa notizia è davvero importante”, ha scritto su Facebook. “Ci tengo a ringraziare per l’impegno profuso l’assessore regionale Simone Bezzini, con il quale ho intrattenuto un personale e continuo rapporto in questi giorni”. In una ulteriore nota, il comune di Sansepolcro ha poi ringraziato l’azienda sanitaria e in particolare il direttore generale Antonio D’Urso.

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