È stato illustrato alla popolazione ieri sera presso il teatro Giovanni Papini il progetto La repubblica delle foreste – Custodi dell’Alpe della Luna, grazie al quale i comuni di Pieve Santo Stefano e Badia Tedalda hanno vinto il bando del Pnrr relativo alla rigenerazione dei borghi. Le due municipalità hanno ottenuto un finanziamento pari a due milioni e ottantamila euro di fondi non soggetti a cofinanziamento, che prelude inoltre alla possibilità di accedere ad ulteriori risorse destinate alle piccole e medie imprese del territorio.
Quattro obiettivi
Il progetto è stato descritto al pubblico del teatro Papini da Laura Caruso di CasermArcheologica, l’associazione con sede a Sansepolcro che ne ha curato la redazione. “Abbiamo voluto intendere questo territorio – ha spiegato – come un tutto unito in cui qualsiasi cosa succeda in un comune ha ricadute in quello limitrofo, per creare un sistema organico” nel quale tutte le azioni concorrono alla realizzazione di quattro obiettivi: rigenerare il patrimonio in modo duraturo; offrire opportunità di lavoro e di impresa con la prospettiva di sostenibilità nell’arco di due anni; creare welfare sociale e culturale per i residenti; potenziare il turismo ambientale.
“È un progetto – ha commentato Caruso – di cui siamo felicissimi, che abbiamo costruito con tantissime associazioni che hanno partecipato alla coprogettazione. Il titolo, La repubblica delle foreste, è anche un omaggio alle comunità di questi territori, perché curare e tutelare le aree montane è un valore preziosissimo non solo per chi ci vive”.
Gli interventi previsti sono quindici, che a loro volta comprendono dei sottointerventi, e che sono raccolti in quattro aree tematiche.
Natura, sentieri e turismo lento
Nel primo ambito sono ricompresi il potenziamento dei musei interattivi, la digitalizzazione, la valorizzazione dell’ufficio turistico e del centro guide di Badia Tedalda; un ecopoint per l’affitto e la ricarica di bici elettriche e un punto di ristoro a Badia Tedalda; un bike park a Pieve Santo Stefano e i sentieri ciclabili nella riserva dell’Alpe della Luna; un sentiero lungo il Tevere, una palestra all’aperto e un intervento di arte pubblica a Pieve; il ripristino del percorso ciclabile e pedonale del Raggiolo a Badia.
Cultura, memoria e ricerca
La seconda area ricomprende Archivio dei diari, archivio storico, Librifattiaamano e una nuova biblioteca a Pieve, in un sistema integrato tra conservazione e ricerca; borse di studio; rigenerazione urbana dell’ex mattatoio di Badia per la realizzazione del centro per le arti e la creatività MOON; il progetto Il paese sul paradiso, legato a Montebotolino.
Comunità sostenibili – Giovani tra ambiente e sport
La terza linea di intervento riguarda una sezione di scuola montessoriana a Badia Tedalda; campi estivi residenziali di educazione e sport per ragazze e ragazzi; campi sportivi polivalenti a Pieve con interventi di arte pubblica e palestra all’aperto per adulti e bambini.
Nuove imprese e comunicazione
Il quarto e ultimo filone è dedicato al tortello di Pieve, con registrazione del marchio e commercializzazione; a un piano di comunicazione e promozione delle varie attività; e alla mappatura delle case disponibili per gli smart worker.
Un progetto sinergico
Il successo nel bando “è il premio per un lavoro lungo – ha detto il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci – ed è un premio per un progetto associato. La sinergia ha fatto la differenza, insieme alle foreste di Viamaggio, all’Archivio dei diari, alle piste ciclabili e ai tanti contenuti importanti che abbiamo messo insieme, coordinati da CasermArcheologica”.
“Un progetto di così grande valore – ha commentato il primo cittadino di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli – ci pone davanti a una responsabilità incredibile, quella di prendere quanto di buono è stato realizzato e fare in modo che possa portare risultati. Ho visto un grande lavoro di collaborazione con tante associazioni – ha aggiunto – che spero possa motivare in modo positivo la nostra società nei prossimi anni, essere trasmesso anche alle altre attività produttive e far capire che il futuro del nostro territorio è proprio nella rigenerazione urbana”.