Il consiglio regionale della Toscana ha approvato ieri la mozione, illustrata in aula dal capogruppo del PD Vincenzo Ceccarelli e sottoscritta anche da De Robertis, Fratoni e Bugliani, per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi di concerto con l’Umbria per ampliare il consiglio di amministrazione dell’Ente Acque Umbre Toscane da tre a cinque membri, senza ulteriori oneri a bilancio.
La proposta è finalizzata in particolare a garantire la rappresentatività all’interno del cda dei territori che insistono sull’invaso di Montedoglio, dopo che nello scorso agosto la nomina dei rappresentanti aveva ancora una volta escluso la Valtiberina, provocando una serie di reazioni negative.
In aula Marco Casucci (Lega) ha parlato di “vicenda gestita male” pur definendo “condivisibile” l’aumento della rappresentanza. Per Fratelli d’Italia è intervenuto Gabriele Veneri, che ha sottolineato come con questo atto la maggioranza prenda le distanze dalle recenti nomine del presidente Giani, e ha criticato la scelta di “mettere una toppa aumentando le poltrone”. Veneri ha inoltre espresso perplessità sulla possibilità di applicare la decisione senza un aumento dei costi.
Alla fine la mozione è passata con 21 voti favorevoli, espressi dai consiglieri di Partito Democratico, Italia Viva e Lega, il voto contrario della consigliera Galletti del Movimento 5 Stelle e 5 astensioni, da parte di Fratelli d’Italia e dell’ex leghista Tozzi, ora nel gruppo misto.