Domenica 9 e lunedì 10 ottobre verrà commemorato con una toccante rievocazione l’80esimo anniversario dell’arrivo del primo convoglio di deportati nel campo di internamento fascista di Renicci. Era infatti il 10 ottobre 1942 quando alla stazione di Anghiari scesero i primi prigionieri rastrellati nella Jugoslavia occupata.
Il campo continuò a operare anche dopo la caduta del Regime del luglio successivo, finché a settembre le guardie lo abbandonarono in seguito all’Armistizio e i sopravvissuti poterono fuggire. Renicci ospitò in condizioni proibitive migliaia di persone: oltre ai civili jugoslavi, fu luogo di detenzione di prigionieri politici italiani, in maniera particolare anarchici.
159 le vittime accertate, morte di fame, freddo e malattie, i cui resti sono conservati per la maggior parte nel Sacrario degli Slavi di Sansepolcro, insieme a quelli di altre centinaia di jugoslavi morti nell’Italia centrale in prigionia o in combattimento dopo essere riusciti a fuggire ed essersi uniti ai partigiani.
Questa buia pagina di storia nazionale e locale verrà ricordata grazie alla collaborazione tra Teatro di Anghiari, Mea Revolutionae, Filarmonica Mascagni, Anpi, l’associazione resistenziale slovena ZZB NOB Slovenije e il comune di Anghiari, che hanno dato vita ad un progetto coordinato da Andrea Merendelli.
Si tratta di un’iniziativa di “memoria attiva” che domenica 9 ottobre vedrà il ritrovo in piazza Baldaccio alle 14.30, con la simbolica deposizione della scheda del primo giovane scomparso, e una camminata a piedi fino alla stazione ferroviaria, che ospiterà un’installazione grafica.
Da lì spostamento in auto oppure a piedi fino al Parco della Memoria di Renicci, dove alle 15.30 verrà inaugurata un’installazione audio con parti musicali e letture che racconteranno, ripetendosi ogni 15 minuti, la storia di repressione che ha visto protagonista quell’area 80 anni fa. Nell’occasione ci sarà il saluto delle autorità italiane e slovene.
Analogo percorso verrà ripetuto il giorno lunedì 10 ottobre per gli studenti delle scuole medie di Anghiari e dell’Istituto d’arte di Sansepolcro, con partenza da Piazza Baldaccio alle 8.30.
In entrambe le giornate sarà presente una delegazione slovena con i figli di alcuni internati, che visiteranno anche il Sacrario di Sansepolcro e raggiungeranno poi gli amici di Cantiano, dove fu partigiano il padre di uno di loro e con cui sono stati in contatto dopo la recente alluvione.