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Provinciali, Chiassai: “Giochi di potere e tradimenti”

Ghinelli: “Sconfitta evidente, capire perché”, PD: “Il personalismo non paga”

Silvia Chiassai con il sindaco di Arezzo Ghinelli (foto FB Alessandro Ghinelli)

Quello di ieri è stato il giorno dei commenti a freddo dopo le elezioni che domenica hanno assegnato la carica di presidente della Provincia di Arezzo al sindaco di Anghiari Alessandro Polcri (qui l’analisi dei numeri del voto).

Silvia Chiassai: “Disegno architettato da un anno”

La presidente uscente Silvia Chiassai Martini, che era candidata per un secondo mandato, ha pubblicato un lungo intervento nella propria pagina Facebook istituzionale: “Quando si infiltrano interessi personali, giochi di poteri e tradimenti, siamo di fronte a quella politica con la ‘p minuscola’ che disgusta tanto i cittadini”, afferma la sindaca di Montevarchi: “Era un anno che alcuni lavoravano ad un disegno architettato e tessuto per spaccare il centrodestra a vantaggio dei propri interessi”. Chiassai punta il dito nello specifico su “una piccola parte del centrodestra, su Arezzo e non solo”, che “ha condizionato il risultato barattando un momento storico importante per la nostra parte politica” con “interessi personalistici e forse guardando alle prossime elezioni comunali del capoluogo”. “Per quanto mi riguarda – sostiene ancora – sono felice ed orgogliosa per il lavoro svolto in questi quattro anni per i cittadini e per il territorio. Tanto è stato fatto, avendo rianimato un ente colpito a morte, ma soprattutto tanto è stato fatto con i giovani per far conoscere un ente che la legge del Pd aveva azzerato, ridandogli con il Buon Governo dignità, operatività e credibilità”, dice l’ormai ex presidente della Provincia.

Ghinelli: “Mancanza di tenuta del centrodestra”

Secondo il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, tra i principali sostenitori della candidatura di Silvia Chiassai, “è evidente che il centrodestra ha perso questo appuntamento elettorale, e lo ha perso per una altrettanto evidente mancanza di tenuta diffusa su più comuni. Il comune di Arezzo, garantendo comunque la maggioranza a Silvia Chiassai, non ha portato a casa tutto il risultato che avrebbe dovuto: i tre voti mancati sono ‘pesanti’ e hanno reso la vittoria di Alessandro Polcri molto più agevole. Una vittoria tuttavia che si è determinata sommando alle ‘assenze’ di consenso aretino una battuta di arresto nei cosiddetti comuni medio grandi, quelli cioè fino a 30mila abitanti. Altre defezioni hanno fatto il resto”, dice il primo cittadino di Arezzo, secondo cui la proposta di Polcri “non solo ha unito tutto ciò che centrodestra non è, ma ha intercettato alcuni malumori che non vanno messi in conto a Silvia ma bensì all’intera coalizione, nessuno escluso. In politica si vince e si perde, e stavolta si è perso”, dice Ghinelli, per il quale “se quindi da una parte è necessario capire chi abbia rotto il fronte, credo che sia ancor più necessario capire perché”, per evitare “un’inversione di tendenza che sarebbe decisamente imperdonabile”. Ad ogni modo, aggiunge, “da sindaco della città capoluogo che per ben due volte ha fatto un passo di lato rispetto ad una elezione che naturalmente mi avrebbe visto candidato, faccio i migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente Alessandro Polcri, garantendo da parte del comune di Arezzo piena lealtà istituzionale nell’interesse dei territori e delle tante sfide che ci attendono”.

Fratelli d’Italia: “A noi l’onere di cambiare passo”

Il partito più vicino a Silvia Chiassai, Fratelli d’Italia, che aveva già duramente criticato Polcri al momento della candidatura, sostiene che “il risultato delle elezioni provinciali dimostra ancora una volta che se la valutazione sul governo viene spostata dai cittadini alle consorterie trasversali ai partiti, i risultati di amministrazione vengono relegati sullo sfondo e appaiono in primo piano percorsi politici personali, piccole vendette locali, rancori e invidie che nulla hanno a che vedere con il bene dei cittadini. La compagine di centrodestra – continua la direzione provinciale del partito – a livello provinciale non si è dimostrata compatta, pur avendo sulla carta i numeri per conseguire una vittoria importante. Come primo partito italiano chiamato a guidare il centro destra spetta in primo luogo a noi l’onere di cambiare passo nelle modalità e nelle scelte che riguarderanno la coalizione”.

PD: “Il centrosinistra ha ritrovato compattezza”

Sul fronte del centrosinistra, il cui apporto è stato decisivo per il successo di Polcri, numerosi interventi di congratulazioni al nuovo presidente erano arrivati già ieri sera, e diversi esponenti di tale area politica erano in Piazza della Libertà a festeggiare il risultato con il neopresidente. Oggi il coordinamento provinciale del Partito Democratico spiega in una nota che è stata “sconfitta una gestione personalistica e autoritaria”. La nota del PD parla inoltra della “ritrovata compattezza del centrosinistra” e dello “scontento maturato nella parte più sensibile del centrodestra, che ha condiviso con noi la necessità di una Provincia attenta a tutti i comuni e a tutti i territori”, e non “‘proprietà politica’ di una persona o di un partito”.

Innocenti: “Polcri amministratore di valore, continui l’opera di Chiassai”

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti, che definisce “tortuoso” il percorso che ha portato alle elezioni: “Oggi mi sento di ringraziare Silvia Chiassai Martini per il lavoro svolto e per l’impegno messo a tutela del territorio provinciale nel corso del suo mandato”, dice ancora Innocenti. “Alessandro Polcri – aggiunge – lo conosciamo bene in Valtiberina, sappiamo che si tratta di un amministratore di valore e siamo certi continuerà l’opera portata avanti dalla presidente uscente a tutela della Provincia e della valle bagnata dal Tevere”.

Adesso Sansepolcro: “Tra i primi sostenitori di Polcri, peccato le divisioni in Valtiberina”

La consigliera comunale biturgense del gruppo “Adesso” Rosalba Alberti si complimenta con Polcri ricordando di “averlo convintamente sostenuto fin dall’inizio in questa sfida che sembrava impossibile ma che invece ha premiato chi ha saputo rappresentare le tante anime civiche presenti nei comuni della Provincia di Arezzo. Siamo fermamente convinti che la sua esperienza e il suo impegno potranno contribuire al miglioramento della nostra Valtiberina e a sostenere le cause che per troppo tempo sono state trascurate. Ci è dispiaciuto constatare, ancora una volta – aggiunge Alberti – che la Valtiberina si è presentata divisa a questa elezione. Anche la maggioranza che governa il nostro comune, ancora una volta, ha preferito accettare gli ordini di partito a dispetto degli interessi del territorio”, conclude.

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