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“Ente acque, inizia fase di ridefinizione degli obiettivi”

Lo ha detto il presidente Viti ospite dell’Unione dei comuni della Valtiberina

L'intervento del presidente dell'Ente acque Simone Viti (a destra). Al suo fianco il presidente dell'Unione Romanelli e il direttore dell'Eaut Canali

Il presidente dell’Ente acque umbre toscane Simone Viti è stato ospite – insieme al direttore generale Andrea Canali e al responsabile dell’ufficio legale Fabio Lunardi – dell’assemblea dell’Unione dei comuni della Valtiberina.

L’incontro si è svolto ieri pomeriggio presso la sala del consiglio comunale di Sansepolcro. L’apertura del presidente dell’Unione Alfredo Romanelli è stata seguita da una presentazione dell’ente da parte di Viti e Canali, dopodiché si è aperto il dibattito, nel corso del quale hanno preso la parola anche i consiglieri di Sansepolcro Tonino Giunti, Laura Chieli e Chiara Andreini, quello di Caprese Claudio Santioni e quella di Anghiari Roberta Giorni. È stata l’occasione per affrontare alcuni temi puntuali, ma è stata soprattutto sottolineata l’importanza di questo appuntamento come inizio di una fase di maggior coinvolgimento della Valtiberina nelle scelte connesse con la gestione dell’invaso di Montedoglio.

Viti ha tra l’altro sottolineato come si stia aprendo per l’Eaut una fase di rinnovamento in cui i territori potrebbero essere protagonisti: “Lo statuto fu fatto nel 2011 sotto la pressione del crollo appena avvenuto e dell’urgenza di trovare una soluzione per un ente che fino ad allora era a scioglimento annuale. Fu un compromesso che per molti versi ha funzionato, ma ora che il lavoro di ripristino è finito e che nel giro di due o tre anni potremo tornare all’invasamento completo di Montedoglio, si può provare a immaginare uno slancio diverso”.

Per il presidente dell’Eaut, “le due regioni devono mettersi a sedere e disegnare i prossimi trent’anni. Sarà un cammino complesso e articolato di ricalibrazione e ridefinizione degli obiettivi, che passa anche per un ruolo importante delle aree più interessate”.

Romanelli: “Rete irrigua a Gricignano, si cerca un accordo”

Nel corso degli interventi è stato ripetutamente toccato anche l’annoso problema del mancato completamento della rete irrigua a Gricignano. Come è noto la questione non riguarda direttamente l’Ente acque: la gestione spetta infatti all’Unione dei comuni, in deroga alla legge regionale che assegna la competenza al Consorzio di Bonifica.

Sull’argomento ha cercato di fare chiarezza il presidente Romanelli: “L’Unione dei comuni, con risorse proprie derivate dalla vendita dell’acqua, ogni anno amplia la rete in piccole zone. Il tema di Gricignano è diverso, perché si parla di 2,5-3 milioni di investimento o anche più, cifre che non possiamo permetterci in nessun modo. Ho quindi tentato di aprire un percorso per risolvere il problema insieme alla Regione e al Consorzio di Bonifica”, ha detto il sindaco di Monterchi.

Lo scenario ipotizzato è quello della ricerca di un accordo secondo cui il Consorzio potrebbe realizzare l’intervento e poi gestire la rete limitatamente a quell’area.

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