Nidi gratis, da settembre 2023 operativa la misura voluta dalla Regione Toscana. Un progetto unico a livello nazionale che attivo dal prossimo anno educativo, a partire dal settembre 2023. La giunta regionale ha approvato la delibera che servirà a sostenere la frequenza al nido di bambine e bambini di famiglie con Isee fino a 35mila euro per l’anno 2023-2024. L’intervento sarà finanziato con 40 milioni complessivi (20 milioni per anno) tratti da risorse del Fondo sociale europeo 2021-2027. La previsione è di coinvolgere in prima battuta almeno 10.000 famiglie, per arrivare in futuro a coprire tutte quelle con Isee inferiore ai 35 mila euro.
Il contributo della Regione integra il bonus nidi erogato dall’Inps per ridurre la quota delle rette a carico delle famiglie. Ma mentre il bonus Inps viene concesso a rimborso, la Regione ha deciso di integrare direttamente la quota che eccede il rimborso Inps, praticando così una sorta di “sconto” fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro. I genitori con Isee fino a 35mila non dovranno quindi sborsare un euro. Ciascuna famiglia potrà beneficiare di uno sconto garantito dalla Regione Toscana fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi (settembre 2023-luglio2024).
A inizio marzo verrà approvato il bando regionale rivolto a Comuni e Unioni di Comuni mentre ad aprile partirà il bando rivolto alle famiglie. Entro fine aprile Comuni e Unioni di Comuni individueranno i servizi nei quali sarà possibile beneficiare della misura e trasmetteranno l’elenco alla Regione. Da fine maggio a fine giugno, le famiglie potranno presentare la domanda. Entro il 10 agosto verrà approvato il decreto con l’individuazione dei beneficiari e l’assegnazione delle risorse a Comuni e Unioni di Comuni.
Da settembre le famiglie beneficeranno degli sconti garantiti dalla Regione e, fra ottobre e novembre, se vi saranno ancora risorse, verrà fatto un nuovo bando e riaperta la possibilità di presentazione delle domande. La previsione è di coinvolgere almeno 10.000 famiglie, per arrivare in futuro a coprire tutte quelle con Isee inferiore ai 35 mila euro.