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Altre scosse ad Umbertide, in serata magnitudo 4.6 e 3.9

Allestite zone rifugio nel capoluogo e nelle frazioni. Venerdì chiusi anche tutti gli uffici regionali

Mappa di scuotimento con accelerazioni di picco (INGV, CC BY 4.0)

Dopo l’evento sismico di Mw 4.3 registrato ad Umbertide alle 16.05 e una lunga serie di ulteriori scosse di lieve entità, la terra è tornata a tremare con violenza in serata.

Alle 20.08 si sono infatti toccati i 4.6 gradi di magnitudo ML (4.5 Mw) con epicentro 6 chilometri ad est di Umbertide e profondità 8 km, mentre alle 20.13 i sismografi hanno rilevato una scossa pari a 3.9 ML (3.8 Mw) 5 km a sud-est della cittadina altotiberina e a 10 km di profondità. Ancora, ML 2,6 alle 20.35 7 km a sud-est di Umbertide, profondità 10 km; e 2.3 alle ore 2.36.

Per la notte ad Umbertide sono state allestite tre “zone rifugio” a disposizione della popolazione nelle palestre della scuola “Di Vittorio” e della primaria di Pierantonio e presso il Cva di Pian d’Assino, attivo anche per il ristoro. Nei primi due casi sono stati predisposti 50 posti letto, nel terzo caso 10.

A seguito del susseguirsi degli eventi sismici la Regione Umbria ha comunicato che nella giornata di venerdì rimarranno chiusi tutti gli uffici dell’ente a scopo precauzionale.

Una serie di provvedimenti analoghi era stata presa già a seguito della scossa del pomeriggio. Tra questi la chiusura di tutte le scuole in numerosi comuni: per due giorni (venerdì e sabato) sospese le attività degli istituti di Umbertide e Perugia, mentre a Città di Castello, tutti gli altri comuni dell’Altotevere umbro e altre municipalità della provincia lo stop riguarda la giornata di venerdì. Sempre venerdì sospesa l’attività in tutte le sedi dell’Università degli Studi di Perugia, ad Umbertide fermi per due giorni anche gli impianti sportivi. Sospesa inoltre la circolazione ferroviaria nella ex Fcu, con l’attivazione di bus sostitutivi da parte di Rfi.

Dai primi sopralluoghi risultavano lesionati il capannone di un’azienda e alcune palazzine e abitazioni con circa 30 persone evacuate tra Pierantono, Abadia, Montecorona, Pian d’Assino e Umbertide. A Montecorona gravemente danneggiata la ex stazione ferroviaria, che versava già in condizioni di abbandono.

[aggiornato il 10 marzo 2023]

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