Il consiglio comunale di Sansepolcro si è riunito ieri mattina per l’approvazione del bilancio di previsione dell’ente. L’assessore al ramo Alessandro Rivi ha illustrato l’atto parlando di un “documento lungimirante”, che “guarda avanti e investe sul Borgo”, redatto a fronte di spese in aumento (come quelle legate ad energia e personale dipendente) ed entrate in diminuzione (ad esempio da contributi statali e recupero dell’evasione).
Particolare centralità nel dibattito è stata riservata al previsto aumento dell’addizionale comunale Irpef, portata allo 0,8% per tutti i redditi superiori alla soglia di esenzione di 10.000 euro. Precedentemente, l’addizionale era strutturata a scaglioni (esenzione fino a 10.000 euro; 0,5% fino a 15.000 euro; 0,65% fino a 28.000 euro; 0,7% fino a 50.000 euro; e 0,75% oltre 50.000 euro).
L’assessore Rivi ha sottolineato che “la nostra proposta è semplicemente quella di allinearci agli altri comuni” in modo “necessario e fisiologico”, ed ha affermato che “l’effetto sarà sostanzialmente impercettibile per i contribuenti”, impattando per pochi euro mensili. Se avessimo adottato scelte ben differenti, come ad esempio un aumento dell’aliquota Imu sugli immobili commerciali”, ha aggiunto, “forse avremmo arrecato un danno ben superiore alle attività commerciali, incidendo sulla loro sopravvivenza e magari mettendo a rischio posti di lavoro”.
Il punto è stato oggetto di un emendamento presentato dal gruppo PD-InComune e illustrato in aula dalla consigliera Chiara Andreini, secondo cui “l’addizionale comunale non guarda in faccia alle situazioni specifiche, soprattutto se si decide di fare una tassa flat che mette tutti sullo stesso piano”. Con questa scelta, ha detto Andreini, “si vogliono penalizzare le fasce più deboli”. La richiesta della compagine di centrosinistra prevedeva quindi il ripristino degli scaglioni di reddito con rialzi contenuti in ciascuno di esse. Il minor aumento di gettito, secondo la proposta, andava compensato rinviando assunzioni di personale e spostando parte degli oneri di urbanizzazione alla riduzione della spesa.
L’emendamento è stato supportato negli interventi di Andrea Laurenzi (PD-InComune) e Rosalba Alberti (Adesso), mentre la scelta dell’amministrazione comunale è stata difesa dai consiglieri di maggioranza Simone Gallai, Alessandro Bandini e Giuseppe Pincardini.
Laura Chieli (Fratelli d’Italia-Sansepolcro Futura) ha posto l’accento sul fatto che “il nostro governo sta andando verso una riforma fiscale che segue lo slogan pagare tutti, ma pagare meno”, invece “l’operato dell’assessore e dell’amministrazione è poco in linea con quella parte politica che siamo chiamati a rappresentare”, come già avvenuto con “il mancato stralcio delle cartelle esattoriali. Evidentemente – ha concluso – questo governo municipale di centrodestra ha delle componenti che riescono ad essere molto più incisive di quelle che dovrebbero essere le trainanti”.
La proposta del gruppo PD-InComune è stata infine respinta con i voti contrari della maggioranza, quelli favorevoli del centrosinistra e l’astensione di Fratelli d’Italia.
Discussione accesa anche su un successivo emendamento di PD-InComune illustrato da Filippo Polcri. Riducendo le risorse destinate alla comunicazione, si chiedeva di creare un fondo di 15.000 euro per permettere la pratica sportiva ai giovani che per difficoltà economiche non riescono a sostenere le relative rette. Al termine del dibattito l’emendamento, su cui si era espressa favorevolmente anche Chieli, è stato ritirato a seguito della proposta dell’assessore Rivi che venga successivamente riproposto come mozione. La mancata disponibilità della maggioranza a votare fin da subito l’atto, anche per una cifra minore, è stata però fortemente contestata dal centrosinistra e in particolare dalla capogruppo PD Chiara Andreini.
Al termine dei lavori, dopo un intervento conclusivo di Rivi che ha sottolineato la volontà di intervenire nel corso dell’anno a sostegno delle fasce deboli, il bilancio è stato approvato con l’ok dei gruppi di maggioranza, il voto contrario del centrosinistra e l’astensione della consigliera Laura Chieli.