Come annunciato nei giorni scorsi, giovedì 11 maggio l’EAUT – Ente Acque Umbre-Toscane organizzerà una giornata di studi presso la tenuta di Bonifiche Ferraresi a Cortona, per approfondire la sicurezza e l’utilizzo della diga di Montedoglio. Lo scorso fine settimana, presso la sede dell’Ente ad Arezzo, è stato presentato il programma di una giornata che vedrà la partecipazione di docenti universitari, specialisti, categorie e istituzioni interessate a discutere degli investimenti su un bacino di importanza centrale per l’approvvigionamento dell’acqua in un vasto territorio che abbraccia due regioni.
La giornata di studi sarà articolata in una serie di relazioni che partiranno dal ripristino dello sfioratore di superficie e delle opere accessorie della diga di Montedoglio sul fiume Tevere, fino alle prospettive di ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa idrica. “Gli investimenti attuali prevedono la resa potenzialmente irrigabili di oltre 20.000 ettari in Valdichiana e 5.500 nella Valtiberina Umbra e Toscana, con un beneficio potenziale per oltre 400.000 abitanti che potranno usufruire della risorsa idrica idropotabile” riferisce Eaut.
All’iniziativa prenderanno parte anche vari rappresentanti e funzionari dello Stato e delle Regioni Toscana e Umbria, oltre alla dottoressa Simona Angelini del Ministero dell’agricoltura e dell’ingegner Angelica Catalano del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. “Sarà un’occasione per ribadire l’importanza della diga di Montedoglio per la garanzia del patrimonio idrico e della sicurezza idraulica dei territori, oltre che per il beneficio del consumo civile, della produzione agroalimentare e della salvaguardia ambientale delle aree servite”.
La giornata di studi sarà moderata dall’ingegnere Andrea Canali, direttore di EAUT, e vedrà la partecipazione di esperti del settore come l’ingegner Sossio Del Prete, già perito della Corte di Appello di Firenze, che farà luce sulla vicenda giudiziaria legata al crollo dello sfioratore di superficie avvenuto nel 2010. Verrà anche affrontato il progetto di ripristino e miglioramento della sicurezza dello sfioratore e la sua realizzazione, con gli interventi dell’ingegner Catalano, dell’ingegner Vincenzo Chieppa e dell’ingegner Thomas Cerbini.
Nel corso dell’evento si parlerà anche della valutazione della sicurezza dello sbarramento in condizioni sismiche e della sicurezza idraulica a valle della diga, con i professori Alessandro Pagliaroli, Paolo Boncio, Bruno Pace dell’Università degli Studi di Chieti-Pescara e Marco Ferrante dell’Università degli Studi di Perugia. La giornata si concluderà con una tavola rotonda moderata dall’architetto Diego Zurli, che affronterà lo sviluppo sostenibile e l’utilizzo plurimo della risorsa idrica in un contesto di ecosistema complessivo favorito dalla presenza della diga.