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“Dal panno al legno tra tradizione e innovazione”: convegno sulle aree interne

Il futuro di Casentino e Valtiberina al centro dell'evento organizzato dalla Cgil Toscana a Chiusi della Verna

La valorizzazione delle aree interne al centro dell’attenzione della CGIL Toscana. Lo dimostra l’importante convegno interregionale dal titolo “Dal panno al legno tra tradizione e innovazione” svoltosi a Chiusi della Verna, promosso dalla CGIL, Fillea e Spi della provincia di Arezzo, in collaborazione con la CGIL di Forlì e le strutture sindacali delle due regioni.

Il convegno ha affrontato due temi cruciali per lo sviluppo economico e sociale di queste due vallate: il rilancio del panno del Casentino e la certificazione del legno delle due vallate. La CGIL aretina ha sottolineato l’importanza di una visione d’insieme di Casentino e Valtiberina, valorizzando le produzioni e potenzialità ambientali e culturali.

Fabio Berni, della segreteria regionale della CGIL Toscana, ha sottolineato l’importanza delle aree interne come risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della regione. “Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un forte impegno da parte delle istituzioni per il rafforzamento dei servizi essenziali e per la creazione di opportunità di lavoro attraverso lo sviluppo delle specializzazioni produttive locali”.

La categoria del settore legno arredo è particolarmente interessata alle aree interne. Alessia Gambassi, segretaria generale Fillea Cgil Toscana, ha sottolineato “l’importanza del settore legno arredo per il mondo del lavoro e per l’economia circolare. Il legno è un’opportunità di sviluppo per le aree interne, che hanno enormi potenzialità e ricchezze naturali, come i boschi, ma che non sono valorizzate fino in fondo. Per questo motivo, la CGIL Toscana ritiene importante la decisione assunta dalla Regione Toscana di assegnare una quota pari almeno al 30% delle risorse della programmazione 2021-2027 ai comuni interni. È necessario creare nuove segherie e investire in infrastrutture e viabilità, stabilizzando i posti di lavoro e creando nuova e buona occupazione”.

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