Partirà entro ferragosto la gara d’appalto che condurrà all’apertura della galleria della Guinza, collegamento fra Umbria e Marche fondamentale per il completamento della “Due Mari” nel tratto altotiberino. È quanto annunciato dall’onorevole Riccardo Augusto Marchetti, a seguito del parere favorevole presentato dal Ministero dell’Ambiente: “Ho ricevuto notizia dal commissario straordinario per la E78 Massimo Simonini che entro metà agosto verrà inserita in Gazzetta Ufficiale la gara d’appalto per inizio lavori relativa alla Galleria della Guinza” dichiara Marchetti.
“Il tempo della svolgimento della gara sarà di circa sei mesi, mentre i lavori dovranno concludersi all’incirca in 2 anni e mezzo, al termine dei quali apriremo finalmente la galleria, riuscendo a completare i tracciati che la collegano dal versante marchigiano a quello umbro, questo è l’obiettivo. È un grande risultato: dopo trent’anni di fermo apriremo la galleria adeguandola alle leggi in vigore ed è già in progetto la realizzazione della seconda canna. Sono convinto che questa opera, entro la fine di questa legislatura, vedrà il suo compimento”.
Fratini: “Bene pensare all’apertura della galleria, ma manca tutto il contorno”
L’annuncio dell’onorevole Marchetti è stato così commentato dal sindaco di San Giustino Paolo Fratini, che ha espresso scetticismo sulla questione: “Partiranno i lavori della galleria, ma la Provincia di Perugia ha già espresso parere negativo circa l’utilizzo della strada provinciale che porta alla Guinza, pericolosa e non adeguata per il passaggio dei mezzi pesanti. Al momento non risultano esserci fondi stanziati per la messa in sicurezza della provinciale, questo mi rende molto scettico perchè avremo una galleria che rimarrà chiusa o verrà aperta in una strada assolutamente inadeguata, che ha ricevuto numerosi pareri negativi da vari organi competenti, purtroppo manca tutto il contorno. In maniera concorde con i sindaci di Città di Castello e Citerna avevamo optato per la scelta di uno dei quattro tracciati che ci sono stati proposti, per poi dirci che quello non si sarebbe potuto realizzare, questa cosa è paradossale”.