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Raccolta differenziata 2022: Valtiberina ancora sotto la media regionale

Dati in flessione per Sansepolcro e Caprese, mentre crescono Anghiari, Pieve e Monterchi

Dai dati sulla raccolta differenziata pubblicati dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse emerge che i comuni della Valtiberina toscana si collocano ancora tutti nettamente al di sotto della media regionale del 65%: quello più virtuoso tra i sei del comprensorio (Sestino non viene considerato tra questi perché afferente al sistema di gestione dei rifiuti marchigiano), Anghiari, si attesta sul 52,31%, mentre tutti gli altri fanno registrare valori inferiori al 50%. Soffermandosi sui rispettivi trend degli due ultimi anni, il Comune di Anghiari è anche quello che ha fatto rilevare i maggiori progressi passando dal 40% del 2020 al 48,22 del 2021, fino a raggiungere il valore sopra riportato.

Tra i comuni in crescita sono da annoverare Pieve Santo Stefano che, con il suo 49% relativo al 2022, ha fatto riscontrare una crescita di quattro punti rispetto ai due anni precedenti e Monterchi il cui valore, passando in un anno dal 33,00 al 41,14%, è quasi tornato al livello del 2020. Sostanzialmente in linea con il 2021 il dato di Badia Tedalda (20,01% contro il 20,29 certificato precedentemente), mentre sia per Sansepolcro che per Caprese Michelangelo si osserva un sensibile decremento che peraltro, in entrambi i casi, si aggiunge a quello certificato lo scorso anno: il primo dal 2020 al 2022 è passato dal 36,53% al 29,91, mentre il secondo, nello stesso periodo, dal 48,30 al 43,91%.

Concentrandosi su tali dati negativi viene da chiedersi come mai, in un momento storico in cui la raccolta differenziata è mediamente in crescita in tutta la Toscana (il dato complessivo regionale è aumentato di circa 3 punti percentuale dal 2020 al 2022), in Valtiberina ci sono comuni che su questo fronte stanno regredendo? Per rispondere, almeno in parte, a questa domanda si deve ricordare che – come segnalato qualche mese fa – nei territori più periferici in cui la densità demografica è bassa e distribuita in piccoli insediamenti, è piuttosto arduo, dispendioso e talvolta (a causa lunghi tragitti che si trovano a compiere i mezzi per lo svuotamento dei cassonetti) poco ecologico attivare modalità di raccolta, come il porta a porta, che potrebbero favorire la differenziazione dei rifiuti.

Inoltre alcuni piccoli comuni di tale tipologia, come appunto Caprese Michelangelo, non hanno la raccolta dell’organico, né un sistema di rilevazione e tracciabilità di coloro che smaltiscono questa quota autonomamente ricorrendo a compostiere o concimaie. Se si considera che la frazione organica costituisce mediamente poco meno del 40%, in un’ottica di quantificazione della raccolta differenziata ciò non può, dunque, che penalizzare tali comuni. Tuttavia, pur essendo in questa fase difficile da interpretare, il netto calo fatto registrare da Caprese potrebbe in parte legarsi a problematiche di natura gestionale: come spiegato e dibattuto durante l’ultima approvazione del piano economico Tari, il fatto che qui la raccolta dei rifiuti sia ancora gestita dal Comune potrebbe talvolta limitare gli investimenti per l’efficientamento del servizio.

Per Sansepolcro le considerazioni sopra espresse possono essere considerate in maniera ancor più limitata: il comune più grande della Valtiberina ha infatti sia il porta a porta nel centro storico, sia un sistema di raccolta dell’organico su strada. Nonostante ciò, dopo che dal 2017 al 2020 era stata registrata una crescita di 20 punti percentuali (dal 28,85 al 48,30), negli ultimi due anni la tendenza si è capovolta. Le variabili che intervengono sulla differenziazione dei rifiuti sono tante e difficili da isolare, tuttavia su questa inversione potrebbe aver inciso, probabilmente più in termini culturali che sostanziali, il fatto che alcuni progetti, come quelli che prevedevano piccole premialità per i cittadini più virtuosi, sono negli ultimi due anni stati interrotti: tra questi si ricordano “Differenziare per risparmiare” che nel 2019 e 2020 ha coinvolto alcuni supermercati locali e il sistema di detrazione della Tari che però si è arenato tra il 2021 e il 2022.

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