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“L’unità tra scienza e arte nella visione di Leonardo”

A Sansepolcro la lectio del professor Fritjof Capra sul genio del Rinascimento: “Un anticipatore del metodo scientifico”

Intervista al professor Fritjof Capra

Martedì 21 novembre, presso il Cinema Nuova Aurora di Sansepolcro, si è svolta una serata dedicata alla presentazione del nuovo libro di Fritjof Capra “Leonardo Da Vinci, lo scienziato della vita”, edito da Aboca Edizioni, organizzata dalla Fondazione Progetto Valtiberina in collaborazione con la stessa casa editrice. L’evento, che ha visto la presenza dell’autore del volume, ha attratto numerosi partecipanti desiderosi di approfondire la figura di Leonardo Da Vinci e il suo rapporto unico tra scienza e arte.

Il professor Capra, fisico e teorico dei sistemi di fama internazionale, ha condiviso con il pubblico numerosi aspetti affascinanti legati alla vita e all’opera di Leonardo, evidenziando come nel corso della sua esistenza abbia indagato le forme viventi della natura non solo come pittore, ma anche come scienziato e designer. “La sua mente estremamente curiosa si interessava a una vasta gamma di discipline, dimostrando una visione integrata della scienza”.

Durante la serata, è stata messa in luce l’importanza della pubblicazione, che offre un quadro concettuale della scienza di Leonardo Da Vinci rapportata al XXI secolo. Il libro delinea “il metodo empirico di osservazione dettagliata, l’uso di modelli teorici e generalizzazioni matematiche sviluppate da Leonardo, che costituiscono ciò che oggi conosciamo come metodo scientifico”.

Capra ha quindi sottolineato l’unità tra scienza e arte nella visione di Leonardo. Quest’ultimo si dedicava “allo studio delle forme viventi della natura non solo per rappresentarle nelle sue opere d’arte, ma anche per comprendere i principi sottostanti a queste forme. Per Leonardo, non esisteva una separazione tra le varie discipline scientifiche; tutto era integrato. Il suo talento straordinario nel disegno e nella pittura gli permetteva di rappresentare visivamente i risultati delle sue ricerche scientifiche”.

“La serata è stata un’occasione unica per riflettere sull’eredità di Leonardo Da Vinci e sul suo impatto duraturo nella storia dell’arte e della scienza – commentano all’indomani gli organizzatori – Il pubblico ha avuto l’opportunità di immergersi nella mente visionaria di uno dei più grandi geni della storia dell’umanità, apprezzando la sua capacità di unire scienza e arte in un unico e straordinario percorso di conoscenza”.
 

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