È nato a Sansepolcro il comitato “Salviamo la campagna di Gricignano”. Ad attivare la mobilitazione è stata l’approvazione di una variante urbanistica che prevede il trasferimento nell’area denominata Ciapanella (tra il centro dell’abitato e podere Violino) di quella che viene definita “un’impattante attività economica”.
Ad installarsi in un appezzamento verde che costeggia via del Tevere, “ovvero il cammino di Francesco che quotidianamente percorrono i pellegrini” – fa notare il comitato, sarà un’azienda oggi ubicata in altro sito della zona industriale Altotevere, dedita anche alla produzione asfalti ed altri conglomerati bituminosi. “Il nuovo impianto”, sottolineano i cittadini contrari al progetto, “non potrà non generare un significativo impatto sulla qualità dell’aria, delle acque (superficiali e sotterranee) e sul paesaggio. Inoltre, in considerazione del fatto che Sansepolcro sta vivendo, ormai da diversi anni, un processo di deindustrializzazione (oltre che di decrescita demografica), un’ulteriore estensione della zona industriale non può che apparire inopportuna e dannosa, oltre che anacronistica; con l’aggravante che in questo caso specifico si arriverebbe ad intaccare, in maniera pesante, una porzione di campagna di indubbio pregio ambientale e paesaggistico”.
“Tutto questo progetto – si legge ancora nella nota – appare dunque in palese conflitto con il processo di riqualificazione che Gricignano ha intrapreso negli ultimi anni: dopo aver superato diverse criticità che in passato si ripercuotevano sulla vivibilità della frazione, il comitato vorrebbe dunque evitare che si possano nuovamente produrre conseguenze negative per una popolazione che ha già dovuto sopportare problemi di una certa entità”.
“Ci sono, peraltro, residenti che vivono a ridosso dalla zona interessata dal progetto i quali, oltre ad assistere impotenti ad un deprezzamento delle proprie abitazioni, stanno comprensibilmente ponendosi domande relative all’impatto che, almeno potenzialmente, questo tipo di attività potrebbe generare negli stili di vita e in particolare sulla salute”, dice il comitato, secondo cui “a tali quesiti è ad oggi impossibile dare una risposta, dato che al momento non sono reperibili informazioni dettagliate relative ad un progetto sul quale, nei prossimi giorni, il consiglio comunale sarà chiamato a pronunciarsi”.
Nonostante i tempi molto stretti, il neonato comitato ha iniziato una raccolta firme nell’intera frazione: “Tale mobilitazione – spiegano i promotori – vuole essere concepita e presentata non come un’azione contro un’azienda privata, ma come un modo per raggiungere un obiettivo di semplice buon senso: salvaguardare la campagna di Gricignano e scongiurare il rischio che la stessa possa essere irreparabilmente deturpata da un’attività che ne cambierebbe drasticamente i connotati”.