Un’unità ibrida costituita da un gruppo elettrogeno a gas, che può funzionare anche a biometano, e un sistema di accumulo di energia a batteria (BESS) che ottimizza la gestione dell’alimentazione, supportando le esigenze di picco per la ricarica veloce di veicoli elettrici. Questo, in estrema sintesi, è il Power Hub messo a punto da Pramac, Piccini Paolo Spa e altre aziende toscane in collaborazione con le Università di Firenze e Pisa e con il supporto dalla Regione Toscana.
“Il Power Hub – spiegano gli sviluppatori – non solo ottimizza la produzione di energia elettrica, ma contribuisce anche a rendere le microreti autosufficienti, adattabili e resilienti. Inoltre, Pramac ha sviluppato un Sistema di Gestione dell’Energia (EMS), progettato per monitorare, controllare e ottimizzare l’uso dell’energia in diversi contesti, come ad esempio impianti industriali o infrastrutture critiche”.
Questa tecnologia – nata all’interno del Progetto MUST (Multi Fuel Smart Charging Station) finalizzato allo sviluppo di soluzioni innovative a supporto delle stazioni di servizio per le ricariche dei veicoli elettrici – è stata testata con successo a Sansepolcro, presso la stazione di servizio Piccini lungo la E45, dove nel pomeriggio di ieri è stata inaugurata una nuova colonnina di ricarica elettrica superveloce.
Precedentemente, presso il Borgo Palace Hotel si era svolto un incontro di presentazione del Power Hub e una tavola rotonda sul tema dell’innovazione tecnologica in campo energetico.
A margine degli appuntamenti della giornata le dichiarazioni che è possibile ascoltare nel servizio video di TTV.it di Bruno Corbucci, Marco Piccini e Francesco Macrì di Piccini Paolo Spa, di Niccolò Borracchini di Pramac e dell’assessore regionale alle attività produttive Leonardo Marras.
