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Elezioni comunali in Altotevere umbro, il punto della situazione

Verso la ricandidatura dei sindaci uscenti a Citerna, Montone e Lisciano, dubbio Pietralunga

Gianluca Moscioni (a sinistra) e Mirco Rinaldi, sindaci di Lisciano Niccone e Montone, quasi sicuramente correranno per un nuovo mandato

Altri quattro Comuni dell’Altotevere Umbro, oltre a quello di San Giustino del quale ci siamo già occupati, andranno al voto l’8 e il 9 giugno prossimi per il rinnovo di sindaco e consiglio. Sono Citerna, Montone, Pietralunga e Lisciano Niccone e, al contrario di quanto avviene su un versante toscano dell’Alta Valle del Tevere passato di fatto “in toto” al centrodestra, qui il centrosinistra mantiene le proprie roccaforti, frutto in primis della caratura dei sindaci prima ancora che della loro appartenenza all’area politica.

Tuttavia, la principale delle quattro municipalità sopra ricordate, ovvero Citerna (che supera i 3mila abitanti), ha vissuto la legislatura del ribaltone come Umbertide, che lo scorso anno ha confermato il centrodestra alla guida del Comune. Dopo 70 anni di sinistra e centrosinistra, nel 2019 la vittoria di Enea Paladino ha segnato un capitolo di storia a Citerna e nemmeno si poteva parlare, alla fine, di novità, perché questa affermazione era già nell’aria, un po’ come quella del centrodestra in Regione. La differenza sostanziale era stata che, mentre in Regione il centrosinistra aveva pagato la vicenda di Sanitopoli, a Citerna (dove le elezioni c’erano state mesi prima) era stato il crescente malcontento della popolazione a suggerire la voglia di cambiamento.

La giunta Paladino può aver alimentato consensi come critiche, ma a livello di promozione e di turismo Citerna non aveva mai finora goduto di tanta visibilità con più “finestre” televisive sulla Rai e su Rai Uno. I soldi per la messa in sicurezza della strada provinciale 100 fra Pistrino e Fighille sono da considerare un altro successo: saranno come sempre gli elettori a sentenziarlo. Paladino tenterà il bis? Diciamo di sì con larga probabilità, ma è un “sì” destinato al 100%, anche perché il sindaco riproposto per il secondo mandato rimane pur sempre un segnale chiaro per il cittadino; un segnale di sicurezza e di convinzione sulla bontà del progetto avviato con la squadra, all’interno della quale vi sarà semmai qualche naturale avvicendamento.

Da capire chi sarà l’avversario (o anche gli avversari) di Paladino: il centrosinistra si starà muovendo dietro le quinte e pare anche certo che non riproporrà Benedetta Barberi Nucci quale candidato al ruolo di primo cittadino. Che possa essere allora il figlio di un altro ex sindaco? Stiamo alludendo a Francesco Serini, figlio di Claudio, che potrebbe essere uno dei papabili.

Passando a Montone, è fin troppo facile scommettere sul mandato ter di Mirco Rinaldi (centrosinistra), già rieletto nel 2019 con un esito plebiscitario, superiore al 90%. La posizione di Rinaldi è forte, persino granitica, oseremmo affermare: sfidarlo diventa un’autentica impresa, anche se qualcuno ci proverà. Non pensiamo, né vogliamo credere, che Rinaldi sia candidato unico.

Quello della vicina Pietralunga è un caso a parte, nel senso che c’è un altro Mirko sindaco, l’avvocato Ceci (siamo sempre all’interno del centrosinistra, anche se non unito), che – stando alla regola cancellata qualche giorno fa – avrebbe dovuto obbligatoriamente lasciare poiché giunto al termine anche del terzo mandato (è sindaco dal 2009), ma che adesso può rimanere in bazzica, se ovviamente decidesse di riprovarci. Un anno fa, lo stesso Ceci disse che – al di là dell’obbligo imposto a quel momento – aveva comunque l’esigenza di passare il testimone per più motivi. Se dunque dovesse confermare quanto dichiarato, lascerebbe il timone ed eventualmente al suo posto potrebbe essere candidata Federica Radicchi, attuale vicesindaco, persona che sembra avere più chance rispetto agli altri.

Chiusura con Lisciano Niccone, il più piccolo Comune del comprensorio (600 abitanti): dal 2014 è sindaco Gianluca Moscioni, anche lui di centrosinistra. Terzo mandato comunque legittimo in ogni caso, per cui è certo che sarà di nuovo in pista.

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