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Incidente San Giustino, slitta al 7 maggio la prima udienza del processo

La Procura aveva rinviato a giudizio due funzionari comunali con l’accusa di omicidio stradale

Un vizio formale ha fatto saltare ieri mattina al tribunale di Perugia la prima udienza del processo per i due funzionari del servizio lavori pubblici e patrimonio (uno dei quali attualmente in pensione) del Comune di San Giustino rinviati a giudizio in seguito al tragico incidente del 3 dicembre 2022 lungo la ex 3 bis, in località Altomare, nel quale persero la vita quattro giovani (due ragazzi e una ragazza di 22 anni e una 17enne) residenti a Città di Castello e a Monte Santa Maria Tiberina. Tutto rinviato a martedì 7 maggio: questa la nuova data dell’udienza preliminare.

A quanto risulta, la difesa era pronta a depositare una memoria con un perito di parte che avrebbe dimostrato l’assenza di responsabilità da parte dei due funzionari nelle conseguenze di quello schianto sul basamento di uno dei pilastri del ponte che si è portato via quattro giovani vite. Il punto nodale rimane lo stesso: il Comune non avrebbe avuto l’obbligo di ripristinare il guard-rail (la cui presenza, a parere della Procura, sarebbe stata provvidenziale) in un tratto di strada già all’interno di un centro abitato come indicato dal cartello di località, poco distante e con il limite dei 50 chilometri orari di velocità.

Questo sarebbe stabilito dal codice della strada e quindi l’eventuale mancanza del Comune, pur essendo giuridicamente a posto, sarebbe stata quella di non aver avuto un ulteriore scrupolo in ottica di sicurezza. Anche questo sarà oggetto di dibattimento, perché è logico prevedere che le famiglie delle vittime si costituiranno parte civile avanzando richieste di risarcimento senza dubbio sostanziose.

I due imputati vengono ritenuti responsabili di aver “violato le norme in materia di circolazione stradale”: la loro responsabilità sarebbe stata quella di “negligenza, imprudenza ed imperizia nel ruolo di funzionari del servizio lavori pubblici e patrimonio del Comune di San Giustino”. In altre parole, non avrebbero curato la manutenzione di via Umbra (questa la denominazione topografica), omettendo di ripristinare il guard-rail, rimosso successivamente al sinistro stradale avvenuto il 1° aprile 2018, quale necessario dispositivo a protezione della pila del ponte sito lungo la strada”.

Per questo motivo, la Procura di Perugia ha deciso di rinviare a giudizio i due funzionari con l’accusa di omicidio stradale. Ricordiamo che la Fiat Punto a bordo della quale si trovavano i quattro giovani e diretta verso il centro di San Giustino era uscita di strada poco prima del pilastro, infilandosi con le ruote di destra nel fossato laterale per poi proseguire la corsa e impattare sul cemento della struttura. 

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