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Cif e Udi, organizzazioni femminili in contrapposizione nel dopoguerra

Si è svolto a Sansepolcro un partecipato incontro con le relazioni di Andrea Czortek e Patrizia Fabbroni

L’attività di due associazioni femminili che hanno caratterizzato la vita democratica italiana nel dopoguerra è stata al centro di un incontro che si è tenuto di fronte a un numeroso pubblico presso la sala delle associazioni di Palazzo Pretorio a Sansepolcro.

L’incontro, aperto dall’archivista Elena Zanchi, ha visto gli interventi di don Andrea Czortek, direttore dell’Archivio diocesano, e di Patrizia Fabbroni, presidente della locale sezione dell’Anpi. I relatori hanno parlato rispettivamente del CIF (Centro italiano femminile), realtà cattolica la cui sezione comunale biturgense nacque nel 1947, e dell’UDI (Unione donne italiane), in origine espressione di tutti i partiti del CLN e poi vicina al PCI, attiva a Sansepolcro dal marzo 1945.

Gli interventi hanno permesso di ricostruire uno spaccato estremamente interessante della Valtiberina dell’epoca: dallo studio dell’attività delle due associazioni emergono infatti tanto i problemi sociali che tali organizzazioni cercavano di fronteggiare, quanto le dinamiche politiche all’interno delle quali erano calate. Le due realtà erano infatti molto attive nella propaganda, riflettendo un processo in atto in tutta Italia: quello secondo cui le due aree culturali cattolica e marxista, che fino a poco prima avevano combattuto insieme il nazifascismo, ora si contrapponevano a tutto campo, anche attraverso le organizzazioni capillari di cui si erano dotate.

Anche fra le sezioni locali delle due realtà femminili furono dunque numerose le occasioni di polemica che si riflettono nelle carte (conservate in particolare presso il fondo dell’Opera diocesana assistenza dell’Archivio diocesano per quanto riguarda il CIF e presso l’Archivio del Museo della Resistenza per l’UDI). L’analisi della documentazione, tuttavia, permette in primo luogo di riconoscere ad entrambe le organizzazioni il merito di aver dato vita ad importanti spazi sociali interamente gestiti da donne.

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