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Sansepolcro, 25enne accoltellato durante una lite

L’episodio venerdì pomeriggio nell’area del Campaccio. Il giovane non sarebbe in pericolo di vita

Grave episodio nel tardo pomeriggio di venerdì 22 marzo a Sansepolcro. Un ragazzo quasi 25enne è stato accoltellato nell’area del Campaccio e operato d’urgenza al San Donato di Arezzo. Ancora è in prognosi riservata. Coinvolti nel fatto quattro giovani, tutti di origine albanese, che avevano parcheggiato le rispettive auto sul piazzale antistante, in viale Barsanti e davanti all’ingresso delle Piscine.

Tre di loro, abitanti al Borgo come la ragazza che era contesa e che quindi sarebbe all’origine di tutto, avrebbero tentato di scagliarsi energicamente contro l’altro connazionale, che vive a Città di Castello e che, nel tentativo di difendersi, avrebbe tirato fuori il coltello e raggiunto alla milza uno dei rivali, il già ricordato 25enne, che si è accasciato a terra ferito. Subito sono scattati i soccorsi, con immediato trasferimento ad Arezzo, dove i sanitari lo hanno sottoposto a intervento chirurgico: non dovrebbe correre alcun pericolo di vita.

L’autore del colpo sferrato si è subito disfatto dell’arma, tanto che i carabinieri della locale Compagnia (ai quali il caso è affidato) si sono dovuti servire dell’ausilio dei dipendenti comunali con un metal detector per cercare di ritrovare il coltello; a carico del giovane residente nel Tifernate l’autorità giudiziaria non ha ritenuto, al momento, di adottare alcun provvedimento di custodia, ritenendo che abbia agito al solo scopo di difendersi dagli altri tre, che evidentemente avrebbero avuto intenzioni poco pacifiche. Molto probabile, però, che in un secondo tempo possa scattare la denuncia a suo carico e comunque il puzzle della vicenda deve ancora essere ricostruito in sede investigativa: il tempo di far uscire dalla prognosi riservata la persona in ospedale e poi i militari dell’Arma inizieranno a raccogliere le testimonianze su quanto accaduto, cercando in primis di capire i ruoli ricoperti dalle quattro persone, compresa quella che sul piano fisico ha pagato le conseguenze peggiori.

Da escludere qualsiasi tipo di correlazione con l’omologo fatto verificatosi giorni addietro nei pressi della discoteca di Città di Castello, sempre fra giovani della stessa nazionalità, e anche in quel caso con uno di essi trasferito in ospedale.

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