Tanti studenti della scuola ”Dušan Bordon” di Capodistria con i loro insegnanti e una delegazione dell’ambasciata slovena in Italia e dell’associazione resistenziale ZZB NOB hanno preso parte a una significativa due giorni in Valtiberina in ricordo dell’80º anniversario della morte del partigiano jugoslavo a cui l’istituto è intitolato.
Bordon cadde il 13 aprile 1944 a Samprocino, nel comune di Caprese Michelangelo, ucciso dai fascisti insieme al sovietico Pjotr il russo: ai due è dedicata la stele inaugurata ieri mattina nel luogo della loro morte, su iniziativa dell’Anpi e in particolare del professor Antonio Acquisti.
L’evento è stato preceduto da una tappa al cimitero di Samprocino dove i due erano stati inizialmente tumulati prima del trasferimento nel Sacrario degli Slavi di Sansepolcro nel 1973. Proprio il Sacrario era stato visitato dalla delegazione sabato pomeriggio insieme al Parco della Memoria di Renicci.
Nel servizio video le parole della preside della scuola Bordon, Pika Matelič, del presidente nazionale dell’associazione ZZB NOB Marijan Križman, della nipote di Dušan Bordon, Marina, del professor Acquisti e della rappresentante dell’Anpi Mari Franceschini, oltre ad alcuni dei brani suonati e cantati dai giovani studenti sloveni.