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L’ultimo applauso della sua Sansepolcro a Pietro Besi

Rito funebre in duomo, poi il corteo a piedi con sosta anche nel luogo dove c’era il vecchio cinema Iris, teatro dei suoi match

Il corteo funebre in Via XX Settembre

La comunità di Sansepolcro, la sua città alla quale era legatissimo, ha dato oggi l’ultimo saluto a Pietro Besi, l’ex pugile professionista dei pesi massimi morto nella tarda serata di sabato all’età di quasi 84 anni. In molti hanno preferito aspettarlo in strada per applaudirlo, dopo che già era avvenuto in chiesa. Un momento di sosta per il corteo a piedi nei due luoghi che lui aveva indicato: la Farmacia Cantucci, quella dei suoi grandi amici che lo hanno assistito e Porta Fiorentina, laddove un tempo c’era il cinema Iris, teatro dei suoi match.

“Ciao Zillone!”, ha detto a gran voce in cattedrale, alla fine del rito funebre, un altro dei suoi grandi amici, l’aretino Aldo Nicchi, venuto assieme al fratello Adriano (entrambi sono stati campioni italiani) e al padre Santi. “Ha portato nel mondo il nome di Sansepolcro e dell’Italia – ha detto Aldo Nicchi – per cui dobbiamo ricordarlo sia per il pugile che per la persona meravigliosa che è stato”.

Alla Santa Messa erano presenti il sindaco Fabrizio Innocenti e l’assessore Francesca Mercati, mentre il presidente degli sbandieratori, Giuseppe Del Barna, aveva portato con sé il gonfalone del gruppo; c’erano anche alcuni ex calciatori del Sansepolcro (lui era un tifosissimo) e tutti insieme si sono stretti attorno alla moglie Silvana e ai nipoti, commossi anche per le parole pronunciate nell’omelia da monsignor Giancarlo Rapaccini: “Pietro ci ha dato una lezione, dimostrando che a rendere grande la vita non sono i soldi o le cose materiali, ma la gentilezza e l’affabilità. Ho letto i post scritti sui social – ha aggiunto il sacerdote – dai quali emerge quell’eccezionale umanità che diventa ora la sua eredità. È il segno forte che lui ha lasciato: un segno di amore in ognuna delle persone che ha incrociato nella sua esistenza”.

Nel ricordarne la simpatia e le sue battute, il sindaco Innocenti ha dichiarato: “Oggi ci sentiamo più soli, la scomparsa di Zillone ci tocca indistintamente, perché si tratta di uno fra i nostri figli più cari e stimati per le sue doti sportive e le sue qualità umane. Un grande uomo di sport che ha dato lustro al Borgo e soprattutto un personaggio che aveva Sansepolcro nel proprio dna e non perdeva mai occasione di dimostrarlo coi fatti”.           

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