Il taglio delle piante nella zona di Porta Fiorentina a Sansepolcro sta dividendo la cittadinanza. Lo si nota dalle prese di posizione (non favorevoli) tramite post su Facebook e anche da quelle di alcuni movimenti politici. Rifacendo il punto della situazione, da qualche mese sono iniziati i lavori di riqualificazione del tratto urbano che costeggia viale Vittorio Veneto e che interessano le zone adibite a parcheggi, quelle destinate al transito pedonale e, soprattutto, i più complessi aspetti riferiti alla salvaguardia del verde urbano. Il tutto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’amministrazione comunale biturgense ha deciso di destinare una quota delle proprie risorse alla ricognizione e all’individuazione puntuale delle piante da conservare, sottoponendole a dei giudizi di stabilità e di sicurezza per l’incolumità dei cittadini. Per contro, l’indagine ha consentito di individuare quegli alberi che, invece, presentano alterazioni strutturali tali da non consentire di rientrare nelle classi di sicurezza stabilite dai diversi metodi ufficiali di valutazione utilizzati a livello nazionale.
L’indagine più recente, eseguita con un diverso metodo di classificazione, ha confermato la necessità, per garantire la sicurezza dei frequentatori della zona, di procedere all’abbattimento di 12 piante, le stesse che già erano state indicate a rischio nella precedente valutazione. A queste devono aggiungersi due piante di tiglio già indicate, nel corso della prima indagine, come soggetti incerti da ricontrollare entro il 2023-2024. Nel contempo, il professionista incaricato della più recente valutazione, ha ritenuto non necessario l’abbattimento di una pianta di ippocastano e una pianta di tiglio precedentemente rimaste con giudizio in sospeso. Non appena il taglio degli alberi è divenuto operativo (è stata segata l’intera fila centrale del parcheggio a pagamento di viale Vittorio Veneto), qualche cittadino è entrato nel merito, imputando a chi di competenza il fatto di aver tagliato anche fusti che invece – a loro giudizio – sarebbero stati ancora sani o comunque non malati.
A questo si aggiunge l’allarme rilanciato di recente dalla lista civica di minoranza “Adesso riformisti per Sansepolcro”, che lamenta come la situazione non sia cambiata e come tuttora si stia assistendo alla continuazione di quel piano di tagli senza alcun progetto di compensazione. “Il piano del 2022 prevedeva 26 alberi da abbattere complessivamente in città, di cui 21 in viale Vittorio Veneto, 4 ai Giardini di Piero e uno a Porta del Ponte – ricorda Michele Gentili, consigliere comunale di “Adesso” – per cui dobbiamo constatare che quella preoccupazione era quanto mai fondata, nonostante le promesse fatte dall’amministrazione che aveva assicurato una ripiantumazione entro l’anno 2023 che nessuno ha visto. Nel frattempo, continuano i tagli in funzione del progetto di riqualificazione del centro storico, senza però aver esplicitato né alla cittadinanza né in sede di consiglio comunale quale sia l’eventuale piano di ripiantumazione per salvaguardare il verde pubblico abbattuto. Allo stesso tempo, siamo testimoni di inopportuni e dannosi interventi di manutenzione alle piante ancora in piedi. Per esempio, a febbraio sono state capitozzate le piante di Viale Fatti. La capitozzatura è oramai da trent’anni ritenuta una pratica sconsiderata e dannosa. È quindi evidente che questo comportamento non solo danneggia il nostro patrimonio naturale, ma dimostra anche un disinteresse nei confronti dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini, mettendo a rischio la biodiversità locale e la bellezza e la storia del nostro paesaggio urbano. Gli alberi non sono solo elementi decorativi, ma svolgono un ruolo cruciale nella purificazione dell’aria, nel controllo del clima locale e nel benessere psicofisico della comunità”.
Queste le parole di Gentili e allora era giusto sentire il parere di Alessandro Bandini, il consigliere comunale con delega all’ambiente. “Comprendo la preoccupazione della cittadinanza, perché si parla del patrimonio verde di Sansepolcro, che è interesse di tutti. Non ho letto quanto è stato scritto sui social – sottolinea – tuttavia pensare che il Comune abbia proceduto con gli abbattimenti senza le dovute cautele e senza le necessarie autorizzazioni mi sembra un’asserzione contraria alla logica e alla buona fede. È evidente che gli abbattimenti eseguiti siano stati la conseguenza di valutazioni tecniche fatte anche da più aziende e da più periti che hanno verificato lo stato delle piante. Quindi, anche con l’ok della Soprintendenza ci siamo mossi in questa direzione, per cui contestiamo il fatto che possa essere stato compiuto dall’amministrazione qualcosa di contrario alla regola e confermo pienamente che ci siamo regolati in base a valutazioni approfondite che hanno indotto a fare questa scelta”.
Le piante eliminate verranno tutte sostituite? “Assolutamente sì: questo è fondamentale. Ho parlato di patrimonio verde e ciò significa che la piantagione avverrà: è evidente che la si farà nei periodi giusti e quello attuale non è indicato. C’è già un piano, con degli esperti che si sono espressi in tal senso. Semmai, da valutare se la sostituzione sarà fedele anche nella specie di pianta; l’importante è che siano adattabili al nostro territorio e che abbiano la possibilità di vivere in salute. Alcune di quelle che abbiamo tagliato erano molto vecchie, alla fine del loro processo vitale e quindi soggette alla malattia e alla loro fine naturale”.