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“La bellezza salverà il mondo”: gli studenti raccontano i problemi dell’arredo urbano

Dalle classi terze del liceo Città di Piero e dell’ITE Luca Pacioli una rassegna delle “brutture” presenti a Sansepolcro con alcune possibili soluzioni. L’iniziativa in collaborazione con Fondazione Progetto Valtiberina

Nel servizio: il professor Leonardo Magnani e gli studenti raccontano il progetto

Come la quasi totalità dei centri urbani del nostro Paese, anche Sansepolcro deve fare i conti con quelle “brutture”, grandi e piccole, che a lungo andare possono intaccare la sua storia millenaria e le sue bellezze. Gli studenti delle classi terze del liceo scientifico “Città di Piero” e dell’ITE “Luca Pacioli” hanno perciò deciso di fare la differenza cercando di ‘riscoprire il bello’ nelle strade della loro comunità. Da qui il progetto “La bellezza salverà il mondo”, iniziativa lanciata in collaborazione con la Fondazione Progetto Valtiberina che mira a sensibilizzare la popolazione sulle problematiche dell’arredo urbano e a fornire soluzioni innovative.

Attraverso questo progetto di educazione civica, gli studenti hanno identificato diverse criticità presenti nel centro storico di Sansepolcro. Dalla fontana antica col rubinetto moderno al pluviale installato di fronte alla meridiana, dai cartelli turistici usurati alla statua di Piero della Francesca priva di pennello, passando per scritte sui muri ed altre strutture prese di mira dai vandali. Particolari che passano troppo spesso inosservati e che contribuiscono a far sì che il cittadino, giorno dopo giorno, ‘si abitui al brutto’. Dunque una ricerca della bellezza intesa non solo come fatto estetico, ma anche etico e di partecipazione.

“Il progetto ha voluto evidenziare queste problematiche, cercando di offrire al tempo stesso delle soluzioni concrete – ha raccontato il professor Leonardo Magnani, coordinatore dell’iniziativa – Attraverso rendering ed elaborazioni grafiche, gli studenti hanno immaginato come potrebbero essere risolte le diverse criticità. Tra i momenti significativi, vi è stata anche la passeggiata per le vie del centro in compagnia della storica Donatella Zanchi, che ha raccontato storie ed aneddoti legati a particolari scorci e dettagli presenti sulle strade. Siamo molto soddisfatti per il risultato del loro lavoro e per la partecipazione mostrata nelle diverse fasi.”

Dal docente anche un ringraziamento alla Fondazione Progetto Valtiberina, la cui collaborazione trova il suo culmine nella fontana storica di Piazza Garibaldi, attualmente in fase di ristrutturazione dopo molti anni. “La fontana è stata oggetto di una vera e propria ‘adozione’ da parte dei nostri ragazzi che stanno monitorando e studiando le diverse fasi dell’intervento di restyling”. Partendo dalle nuove generazioni, dunque si mira a risvegliare l’amore per il proprio paese, iniziando dai dettagli più piccoli. “Gli studenti hanno dimostrato un forte senso di appartenenza e di responsabilità verso la bellezza della loro città, che è un patrimonio da preservare e valorizzare” ha concluso Magnani.

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