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Cultura in lutto, è morto Vito Taverna

Ideatore a Monterchi di “Poesie nel cassetto”, vinse due Orsi d’Oro al Festival di Berlino

Vito Taverna

Un grave lutto per Monterchi, per Bibbiena (suo luogo di nascita) e per la cultura in generale, trattandosi di una persona di elevata caratura. È morto Vito Taverna, ideatore proprio a Monterchi della rassegna “Poesie nel Cassetto”, tenuta a battesimo da Giulio Carlo Argan – a suo tempo sindaco di Roma – e fondatore nel 1990 dell’Archivio nazionale della poesia inedita.

Taverna se n’è andato a quasi 95 anni (era nato il 10 ottobre 1929) e aveva deciso di andare a vivere in Valcerfone, scegliendo la canonica della chiesa di Scandolaia. A Firenze, nel periodo dell’Università di Lettere e Filosofia e della laurea discussa con Cantimori e Ragionieri, ha pubblicato studi storici per l’Istituto Gramsciano e, con il regista Lionetto Fabbri, ha vinto – per la sezione documentari – due Orsi d’Oro al Festival del Cinema di Berlino.

Trasferitosi a Milano, dal 1960 ha lavorato nella pubblicità, realizzando campagne promozionali di successo: per chi ricorda il vecchio Carosello, suoi sono stati il cavallo bianco che corre nello spot di un noto bagnoschiuma e l’animazione di una altrettanto conosciuta marca di pentole. Fratello di Gianpiero Taverna, affermato direttore d’orchestra, ha operato a stretto contatto con scrittori e cineasti di fama internazionale: il suo lavoro sulla vita dei braccianti del Polesine dopo l’alluvione è diventato un cult della celluloide.

“Poesie nel Cassetto”, altra sua intuizione di oltre trent’anni fa che in ultimo si è trasferita al Castello di Sorci in Anghiari, ha lo scopo di diffondere i valori della fratellanza, della solidarietà e della pace. Lui stesso si era dedicato completamente alla poesia, pubblicando numerosi volumi. I convegni che “Poesie nel Cassetto” promuove e organizza ogni anno sono diventati ormai una tradizione.

E proprio per il forte messaggio divulgato con il linguaggio della poesia, il 26 agosto dello scorso anno aveva ricevuto il riconoscimento di “ambasciatore della cultura della pace” da Leonardo Magnani, “anima” da sempre dell’omonima associazione che ha sede a Sansepolcro. Questa la motivazione: “per l’impegno dimostrato in favore della promozione della Cultura della Pace attraverso l’opera poetica. Durante questi anni si è contraddistinto nell’utilizzo della poesia come canale principale per la riflessione riguardo alle modalità di risoluzione del conflitto.  L’annuale convegno “Poesie nel Cassetto” è stato punto di riferimento per la promozione della cultura poetica e per la creazione di una visione che veda nella cultura della pace un indispensabile componente per creare una società più giusta ed equa”.

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