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“Oggi, 80 anni fa”: la liberazione di Montone e la strage di Pian dei Brusci

Nuovo appuntamento con il “Diario del 1944” sull’attraversamento del fronte in Alta Valle del Tevere

Il bombardamento di Montone (Imperial War Museum)

Montone, presidiata da un reparto della 114ª Jäger Division, è per i tedeschi una posizione difensiva ideale. L’attacco sferrato dagli anglo-indiani da sud cozza contro un intensissimo fuoco di mitragliatrici, artiglieria e mortai, che infligge loro serie perdite. Ma tale attacco intende distogliere l’attenzione del nemico da una manovra di aggiramento volta ad attaccarlo alle spalle. Infatti la mattina del 7 luglio il King’s Own Regiment sorprende  la guarnigione tedesca, attaccandolo alle spalle da nord. Alle ore 14 il borgo è in mano alleata. Muoiono 20 tedeschi; 85 sono presi prigionieri. Gli anglo-indiani hanno una ventina di caduti.

Il 7 luglio Monte Santa Maria Tiberina subisce un durissimo cannoneggiamento da parte dell’artiglieria britannica. La solidità dell’antico borgo protegge la popolazione rintanata nei posti più sicuri. L’indomani i tedeschi portano via con sé 6 ostaggi, tra cui don Vittorio Boscain. Riusciranno a salvarsi.

Intanto, dall’altra parte della valle, la 4ª Divisione Indiana avanza verso Trestina. La popolazione è intrappolata in mezzo ai combattimenti. Il pomeriggio dell’8 luglio, a poca distanza da Lugnano, i tedeschi circondano la casa poderale di Pian dei Brusci e costringono gli uomini a seguirli verso Pompanano. Poi prelevano anche donne e bambini, segregandoli nel seccatoio del podere. La sera gli 8 uomini delle famiglie Sorbi e Ramaccioni e Marino Margutti vengono fucilati. Le ragioni dell’eccidio restano misteriose. Si salva solo Attilio Sorbi, che resterà però indelebilmente segnato da quel trauma.

Per approfondire: Storia tifernate. Le battaglie di Monte Murlo, Monte Acuto e Monte CoronaL’eccidio di Pian dei Brusci

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