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Monterchi: il comitato contro il progetto della E78 passa all’attacco

“Valle del Centena cancellata”, dice. E propone una soluzione alternativa con spostamento nella valle della Sovara, ma anche a Bagnaia storcono il naso

Roberto Nocentini (a sinistra) e Mattia Vagnoni

“Una soluzione del genere cancella letteralmente una piccola vallata del territorio e crea un danno irreparabile”. La dichiarazione è di Mattia Vagnoni, componente del comitato formatosi in aperto contrasto con il progetto definitivo della superstrada E78 nel territorio di Monterchi, che prevede l’attraversamento della piccola valle del Centena, a nord di Le Ville. Ma sul piede di guerra ci sono anche i residenti di Bagnaia, piccolo nucleo del Comune di Anghiari dove attualmente termina la quattro corsie provenendo da Arezzo.

Nella mattinata di venerdì 20 settembre l’incontro con la stampa al podere che si chiama anch’esso Centena, nel corso del quale il comitato non si è limitato alla sola protesta, ma ha anche presentato una proposta alternativa di progetto con tanto di cartografia. “Sia chiaro: vogliamo la “Due Mari” – ha premesso Vagnoni – purchè pensata in modo sano e consapevole, legato a natura, benessere e turismo. Modificando il progetto e spostandolo verso la valle della Sovara, avremo un tracciato sviluppato per la maggior parte in galleria, quindi non impattante a livello visivo, tantopiù che in questo versante non vi sono abitazioni che verranno a essere intaccate in modo permanente e soprattutto dannoso. Qui nella valle del Centena, invece, molte realtà ereditate e custodite verranno stravolte: c’è chi si ritroverà senza terreni e chi senza il pozzo, quindi senza l’acqua; altri vedranno il perimetro della casa ridisegnato da uno svincolo malpensato in una valle stretta, pura e incontaminata, non dimenticando che proprio all’inizio di essa c’è una pista ciclabile che dovrà collegare i Comuni della Valtiberina, con soldi spesi e con il rischio che ne risenta anche il turismo lento”.

Val Centena

C’è tuttavia un progetto definitivo approvato da anni; lo stesso sindaco Alfredo Romanelli ha ribadito che si possono presentare solo osservazioni alla valutazione di impatto ambientale e non tracciati alternativi. E allora? “Mi affido al buonsenso di tutti”, ha concluso. Anche da Bagnaia, indice puntato su Anas: “Il progetto di Massimo Simonini prevede addirittura l’abbandono per circa un chilometro del tracciato già costruito – ha fatto notare Roberto Nocentini – per poi entrare in una galleria di oltre due chilometri. Il precedente era impostato sul prosieguo e su una galleria della lunghezza ridotta di circa la metà, quindi costi sensibilmente più bassi con utilizzo di quanto realizzato. Non capisco perché sia stato cambiato un progetto già condiviso, che prevedeva di andare un po’ più verso le Ville e di attraversare la montagna, non di percorrerla”.  

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