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Marida Brogialdi nuovo presidente dell’Unione dei Comuni della Valtiberina

Il sindaco di Caprese Michelangelo vi torna dopo quasi 40 anni vissuti da dipendente e poi da dirigente. Mantenimento dei servizi associati e promozione del territorio le sue priorità

Marida Brogialdi

Vi ha compiuto per intero il suo percorso professionale, quando ancora si chiamava Comunità Montana Valtiberina Toscana: circa 40 anni, dei quali gli ultimi dieci con il ruolo di dirigente. Marida Brogialdi, sindaco di Caprese Michelangelo dal maggio del 2023, è tornata all’Unione dei Comuni nelle vesti di presidente in base all’alternanza biennale prevista dal regolamento fra Comune più popoloso e Comune meno popoloso. Quello di Caprese era rimasto l’ultimo dopo la successione, nell’ordine, fra Sansepolcro, Badia Tedalda, Anghiari, Sestino e Monterchi. Sarà pertanto Alfredo Romanelli, primo cittadino del paese della Valcerfone, a consegnare il testimone alla Brogialdi: a dire il vero, il passaggio si è già consumato con voto unanime giovedì 19 settembre, ma l’insediamento effettivo è in programma per martedì 1° ottobre con la riunione del relativo consiglio.

Quale il suo stato d’animo nel tornare in una realtà che conosce benissimo? “Diciamo che vi sarà un approccio diverso, nel senso che sarò io stavolta a tracciare le linee guida del biennio di mandato”, ha detto la neo-presidente.

Che tipo di impostazione intende dare, quindi? “Senza dubbio, lavorerò per il mantenimento dei servizi associati, alla luce anche del nuovo decreto regionale. Se poi vi sarà la volontà, voglio arrivare al completamento dell’iter per la polizia municipale di vallata. È comunque importante sostenere un territorio nel quale i piccoli Comuni sono tanti”.

Un’associazione come l’Unione può esercitare una funzione determinante anche nella promozione del territorio. Questo obiettivo rientra nel suo programma? “Assolutamente sì – sottolinea – e c’era anche quando lavoravo alle dipendenze dell’ente. Oltretutto, la Regione Toscana ha interrotto i finanziamenti proprio nell’ambito turistico; cercheremo quindi di promuovere nei confronti della Regione un nuovo processo di finanziamento”.

L’Unione esiste dal 2012 e Pieve Santo Stefano è l’unico Comune che continua a rimanere fuori. Sarà la volta buona per il suo ingresso? “Lascio le porte aperte e da parte mia c’è la massima disponibilità. Pieve è già presente nel sociale, per cui farebbe piacere a tutti se potesse entrare per bene”.

La carica di vicepresidente, salvo imprevisti, dovrebbe essere assegnata al sindaco di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti, che guiderà l’Unione dei Comuni della Valtiberina dall’ottobre del 2026, ricominciando di fatto il giro.

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