Fino a domenica 10 novembre presso la Basilica Cattedrale di Città di Castello sarà possibile ammirare un’opera di straordinaria bellezza, il più grande “Sacco” realizzato dal maestro Alberto Burri.
L’esposizione vuole celebrare gli 800 anni dalle stimmate di San Francesco e quale miglior opera se non quella che nel 1969 il genio tifernate realizzò come fondale scenografico per il dramma di Ignazio Silone “L’avventura di un povero cristiano”.
Come ricordato da Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri: “Il quadro scenico è il più vasto Sacco mai realizzato dal maestro tifernate. L’opera, dall’evidente impianto spaziale cruciforme, è esponente di rilievo tra le invenzioni pittoriche più note di Burri, quelle dei Sacchi in cui strappi del tessuto ricuciti, rammendi ed altre tracce di vissuto lo hanno reso emblematico di una povertà riscattata (…) Una indimostrabile, ma riaffiorante relazione sembra potersi scorgere fra la povertà abbracciata da Francesco (…) e altre manifestazioni di pauperitas che nella storia della cultura e dell’arte italiana sono emerse nel corso del tempo”.
L’opera di Burri potrà essere ammirata fino a domenica 10 novembre dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Nella stessa giornata di domenica, in occasione delle celebrazione dedicate ai santi patroni Florido e Amanzio, in Basilica Cattedrale si svolgerà alle ore 17.00 il concerto tenuto dalla Schola Cantorum “Anton Maria Abbatini” e l’Orchestra Instabile di Arezzo.