Il tema della possibile realizzazione di un impianto di conglomerati bituminosi nella zona di Ciapanella a Gricignano continua a suscitare particolare interesse. Notevole l’affluenza di pubblico all’incontro – venerdì sera alla Casa del Popolo – promossa dalla locale pro loco e dal comitato “Salviamo la campagna”. Le oltre due ore di confronto sono state aperte dagli aggiornamenti portati dal portavoce del comitato Gabriele Marconcini. L’ex assessore ha sottolineato come l’azienda proprietaria dell’area abbia ritirato l’istanza di Verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale (VIA), presentando una meno specifica verifica di assoggettabilità a Valutazione ambientale strategica (VAS). Per Marconcini “l’interpretazione più lineare e ottimistica è che l’azienda abbia intenzione di non andare avanti con il progetto e di fare a Ciapanella qualcos’altro”, ma potrebbe anche trattarsi di un modo per “fare in modo che l’attenzione sul tema scemi, si arrivi alla variante al piano attuativo e il giorno dopo riparta il percorso”.
Numerosi gli spunti forniti dal successivo intervento dell’avvocato Marco Grondacci di La Spezia, esperto di tematiche ambientali che sta seguendo la questione Ciapanella ormai da alcuni mesi. Oltre a chiarire vari aspetti procedurali, Grondacci ha evidenziato l’opportunità di dotare il comune di un regolamento che disciplini la localizzazione degli impianti insalubri di prima classe nel territorio: “Io starei molto attento a collocare in quel sito un impianto di questo tipo – ha tra l’altro puntualizzato – perché ovunque sono stati collocati, anche se rispettavano i limiti di legge, hanno creato problemi ai cittadini. La normativa permette agli amministratori di stabilire che in certe aree non è il caso di installarli, quindi ci sono tutti gli strumenti per fare in modo che l’archiviazione del progetto diventi definitiva”, ha detto.
All’incontro, a cui erano stati invitati anche i quattro consiglieri regionali eletti in provincia di Arezzo, ha presenziato il capogruppo del PD Vincenzo Ceccarelli, che ha suggerito che l’amministrazione faccia “un bilanciamento di interessi rispetto a quello che si vuole per Gricignano, con una valutazione di carattere politico e ambientale che, al di là delle leggi che potrebbero o meno consentire il progetto, porti a considerare l’ipotesi di una collocazione diversa”.
La nutrita schiera di amministratori comunali presenti era guidata dal sindaco Fabrizio Innocenti: “Noi stiamo lavorando per evitare che questa cosa vada avanti – ha detto il primo cittadino – valutando con l’azienda e degli intermediari alcuni terreni potenzialmente acquistabili vicini all’attuale collocazione, in modo che l’insediamento produttivo resti dov’è ora”. Innocenti ha tuttavia anche ribadito che quello verso l’azienda è “un processo alle intenzioni”, mentre la proprietà “ha diritto a una variante di riduzione dei volumi”, tanto che “se come consiglieri comunali neghiamo questa possibilità ci arriveranno le richieste di danni”.
Quest’ultimo aspetto, che ha suscitato le perplessità tanto di Grondacci quanto di Ceccarelli, sembra lasciare intendere come dal lato dell’amministrazione ci sia la volontà di procedere dal punto di vista urbanistico, demandando poi le ulteriori valutazioni alle specifiche procedure previste dalle leggi. Il comitato, al contrario, teme che se il percorso si metterà in moto, poi difficilmente potrà essere fermato in un secondo momento. Di certo c’è che l’attenzione della popolazione sul tema è molto alta, come hanno dimostrato gli applausi che hanno accolto l’intervento di un residente di Gricignano, concluso con un accorato “vi sia chiaro: lotteremo fino in fondo”.