I protagonisti di questo inizio settimana sono i venti freschi settentrionali che stanno dolcemente soffiando al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori. Queste correnti sono infatti le responsabili di un diffuso abbassamento delle temperature, che ha visto coinvolte anche le regioni meridionali, dove sono presenti nubi residue legate alla coda poco attiva di una perturbazione.
Da domani mercoledì, a causa alla cessazione della ventilazione settentrionale, le temperature riprenderanno a salire: quindi, nella seconda parte della settimana, i valori si riporteranno al di sopra della media stagionale col ritorno di un caldo intenso in particolare durante il weekend quando le massime potranno di nuovo raggiungere o superare i 35 gradi. Il tempo non riserverà sorprese: avremo infatti condizioni di stabilità atmosferica e cieli in prevalenza sereni per gran parte della settimana. Per la pioggia bisognerà ancora attendere: non sono infatti previste precipitazioni rilevanti sul fronte della siccità. In tutto il nostro Paese rimane elevato il pericolo incendi anche in questa seconda metà di agosto. Ad aggravare la situazione, l’assenza di piogge e le temperature elevate previste come detto nei prossimi giorni. Anche gli altri Paesi del Mediterraneo soffrono la stessa situazione. Quest’anno sono ben 337 mila gli ettari di vegetazione andati in fumo in Europa, di cui 76 mila solo in Italia. Solo nei primi 7 mesi del 2017, a causa dei numerosi incendi, in Italia sono andati in fumo il doppio degli ettari di macchia mediterranea rispetto alla media massima degli ultimi 8 anni. Questi i dati allarmanti elaborati dal monitoraggio EFFIS Copernicus della Commissione Europea: sono già 388 i grandi incendi (da 30 ettari o più) che hanno segnato quest’estate, un numero decisamente sproporzionato rispetto ai 170 della media.