Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina presso la sala giunta, “Peppino Impastato”, il sindaco, Luciano Bacchetta è intervenuto per rendere pubblica la propria posizione in relazione alla vicenda di Calzolaro. “In questi giorni abbiamo letto sugli organi di informazione, con stupore e poi con preoccupazione ed amarezza, alcune bizzarre prese di posizione di esponenti politici di Umbertide, di primo e secondo piano. C’è parso che il tentativo di trascinare l’amministrazione comunale di Città di Castello in una vicenda che è tutta ascrivibile a decisioni prese da altre amministrazioni, sia finalizzato a ricercare capri espiatori. Noi non intendiamo in alcun modo polemizzare, ma riteniamo che alcune puntualizzazioni siano d’obbligo anche per evitare la “disinformacija” di sovietica memoria. Intanto, verità vuole che si dica che il comune di Umbertide (e non quello di Città di Castello) ha conferito negli ultimi due anni, 4.073 tonnellate di “organico” a Calzolaro. Le autorizzazioni non sono mai state rilasciate dal comune di Città di Castello. Sogepu, nella sua autonomia, ha iniziato una trattativa con l’azienda Splendorini in relazione alla quale l’amministrazione comunale tifernate si riserverà di fare nel prossimo futuro le sue valutazioni tenendo conto di tutti gli elementi. Quello che possiamo garantire fin da ora è che Città di Castello non ha alcuna intenzione di complicare la vita ai cittadini di Calzolaro ai quali va la nostra massima solidarietà e simpatia.
Non è con gli “scaricabarile” e l’occultamento della storia che si risolvono i problemi. Quando il sindaco Giulietti decise di uscire da Sogepu e perseguire altre strade sulla politica dei rifiuti, alcune conseguenze apparivano già inevitabili: basta leggere e conoscere il costo delle utenze domestiche e confrontare i dati di Città di Castello e di Umbertide. I cittadini di Umbertide pagano cifre molto più alte dei tifernati (come si può evincere dalla tabella allegata). Il piano industriale di Sogepu è un’ipotesi aperta che andrà vagliata e approfondita: sarà chiesto anche il parere della Regione dell’Umbria. Il comune di Città di Castello non ha alcuna intenzione di tirare per la giacca chicchessia, ma credo sia ora di affrontare in maniera complessiva le problematiche sulle politiche dei rifiuti in ottica intercomprensoriale con la consapevolezza che ognuno deve rispondere delle proprie scelte. Da questo punto di vista ci sembrano interessanti alcune prese di posizione del gruppo consiliare “Umbertide Cambia”. Qualunque decisione finale rispetto ad un intervento di Sogepu, sarà condizionato da accurate verifiche tecniche e societarie che comunicheremo in modo totalmente trasparente, perché non siamo abituati “a tirare il sasso e nascondere la mano”.