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Scuola di Trestina, i bambini piantano nuovi alberi

Protagonisti alunni e dirigenti dell’Istituto “Burri” insieme ad amministrazione e Carabinieri

Nelle interviste: Claudio Bartolini, Comandante Nucleo Forestale Carabinieri Città Di Castello; Stefania Migliorucci, Dirigente Scolastica.

Giornata Nazionale degli Alberi nel segno dei diritti dei bambini e del rispetto ambiente, quella vissuta martedì 21 novembre all’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina.

Gli alunni, protagonisti dell’iniziativa “Diritti come alberi”, promossa da Unicef con il patrocinio del Comune di Città di Castello nell’ambito del ciclo di eventi “Una luce sui diritti” in programma fino all’11 dicembre, hanno messo a dimora alcune piante di tiglio, acero, azzeruolo, biancospino, sorbo e nespolo messe a disposizione dall’amministrazione tifernate, nel giardino della scuola primaria e nell’area verde antistante la palestra della scuola Gregorio da Tiferno. In seguito, gli alunni della scuola primaria hanno approfondito il tema dei diritti dell’infanzia con la lettura di pensieri e riflessioni poi affisse su un cartellone.

“Mettere a dimora nuove piante è un appuntamento fisso di questa giornata, alla quale abbiamo voluto dare non solo il senso di una celebrazione, ma anche di una riflessione sull’importanza di essere responsabili della propria comunità di appartenenza, della quale i bambini devono sentirsi pienamente cittadini”, hanno evidenziato l’assessore alla Scuola Letizia Guerri e quello all’Ambiente mauro Mariangeli, che alla presenza del comandante del Nucleo Forestale dei Carabinieri di Città di Castello Claudio Bartolini, si sono uniti alla dirigente scolastica Stefania Migliorucci, alla vice dirigente Giuliana Leandri, agli insegnanti e al personale ausiliario dell’istituto nel comune intento di rafforzare la consapevolezza del proprio ruolo da parte dei piccoli protagonisti dell’iniziativa.

Come negli ultimi due anni, l’Arma dei Carabinieri è stata protagonista della giornata in attuazione del progetto nazionale di “Un albero per il futuro”, per creare un bosco diffuso della legalità. Le piante di farnia messe a dimora nell’area verde che circonda la palestra saranno geolocalizzate grazie a un QR Code ed entreranno a far parte della rete nazionale che conta già oltre 40 mila essenze arboree.

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