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“Aumenti Tari, il nuovo cda Sogepu lavori per ridurre i costi”

Il Coordinamento del cambiamento: “La gestione dei rifiuti deve essere all’avanguardia”

La conferenza stampa

“Chiediamo che il primo impegno del nuovo Consiglio di Amministrazione di Sogepu, se ne ha la forza, sia quello di ottenere l’abbassamento della Tari per i cittadini e di rendere trasparenti i conti. Chiederemo la presentazione del bilancio in commissione controllo e garanzia, in attesa che si presentino al più presto le linee di indirizzo”. A dirlo è il Coordinamento del Cambiamento formato da Castello Cambia, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra-Sinistra Civica Progressista nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala del consiglio comunale tifernate. “L’aumento della TARI che sale del 4,60 % significherà bollette aumentate in media del 3% per le famiglie e del 16% per le imprese. Il tutto ricadrà sulle spalle dei contribuenti”, hanno riferito i rappresentanti presenti in aula Emanuela Arcaleni, Vincenzo Bucci, Enrico Paci, Christian Biagini ed Eleonora Stacchetti.

Altra criticità espressa è quella relativa al passaggio di Sogepu alla nuova società. “Sogeco – hanno detto – è stata formata da Sogepu al 49 % ed Ecocave al 51 %, con autorizzazione del Consiglio comunale del 13 maggio 2019, in cui gli unici a votare contro il provvedimento furono i consiglieri comunali di Castello Cambia. Perché si è voluto approvare tale operazione che ha depotenziato Sogepu?”.

Una stoccata arriva poi per la nomina della nuova governance “che si contraddistingue come una valutazione personale del primo cittadino in base a non si sa quali criteri. Si tratta di un messaggio di chiusura verso tutta la cittadinanza, indipendentemente dal valore dei nominati”.

Tra le proposte e le prospettive indicate dai “gruppi” del Cambiamento: “Speriamo che il nuovo CDA possa riportare l’azienda alla sua missione, un modello di gestione dei rifiuti all’avanguardia, in controtendenza al Piano di gestioni rifiuti regionale che si fonda su discariche e inceneritore. Il nostro modello si fonda sui principi europei della strategia Rifiuti 0, attraverso il riuso e il riciclo, punti sui quali il piano regionale è del tutto carente. Ed è molto triste che il Comune di Città di Castello non abbia presentato alcuna osservazione migliorativa”, hanno concluso.

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