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Aumento delle tariffe di Nuove Acque, il Comitato Acqua Pubblica chiede una revisione delle percentuali

Nel servizio idrico in provincia di Arezzo secondo il Comitato Acqua Pubblica la tariffa per l’acqua per il 2020 sarà più alta del 20% per cento: e questo a seguito della proroga del servizio idrico a Nuove Acque. Il Comitato ha calcolato tutti gli aumenti annuali sulla tariffa, in base al piano previgente quello adottato appunto con la proroga in questione. Il Comitato Acqua Pubblica in una propria nota ricorda che “con il via libera alla proroga fino al 2027 della concessione all’attuale gestore del servizio idrico”, alcuni amministratori pubblici, e segnatamente il sindaco di Arezzo Ghinelli e il suo assessore con delega al servizio di Nuove Acque, Sacchetti, “si sono vantati di aver ottenuto in cambio il contenimento all’1% annuo degli aumenti tariffari, tacendo però sul fatto che già nel biennio 2018-2019 gli aretini, di fatto senza saperlo, hanno dovuto sopportare aumenti annui a doppia cifra”.  Tutto ciò “è dovuto – afferma la nota – al computo in tariffa di conguagli milionari” che il Comitato definisce “ingiusti e ingiustificati oltre che furbescamente rivendicati e ottenuti da Nuove Acque con l’avallo dei sindaci del comprensorio aretino e il supporto compiacente dell’Autorità di Ambito Toscana”. In realtà, il Comitato si dice sicuro che “senza la furbata dei conguagli ordita dal gestore, in base a un pretestuoso diritto al recupero di presunte anticipazioni sui canoni fatte ai comuni nei primi anni di gestione (vedi le anticipazioni pagate con i soldi sborsati dagli utenti), in questi anni le tariffe anziché aumentare dovevano diminuire del 20%, come era previsto nel piano tariffario previgente quello adottato per la proroga”.

 

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