Alto il numero delle badanti, basso quello delle vaccinate. Da qui la nuova campagna della Asl Tse, organizzata insieme ad associazioni, patronati e farmacie, diretta proprio a questa categoria di lavoratrici.
I dati delle badanti regolarizzate nel territorio della Usl sud est: 10.121 di cui 4.118 nella provincia di Arezzo, assolutamente prevalente la componente femminile con 3.868 contro 250 uomini. Dal genere alla provenienza geografica: il 65% proviene dai paesi dell’Europa dell’est.
Se si incrociano questi dati con le percentuali dei vaccinati, scatta la necessità di promuovere la vaccinazione, in modo particolare, verso le badanti dell’Europa dell’est.
Le donne di nazionalità rumena vaccinate con almeno una dose nella Asl Tse non arrivano al 60%. Percentuali più basse sono solo quelle di Macedonia e Kosovo.Complessivamente le donne dell’est Europa sono al 64%.
Il dato nelle provincia di Arezzo è sostanzialmente omogeneo e quindi in linea con quello medio dell’intera Asl Tse. L’azienda ha quindi predisposto una lettera aperta alle badanti, individuate sedute vaccinali specifiche, realizzata una collaborazione con paesi dell’est Europa, in primo luogo con la Romania. Tutto questo in sinergia con associazioni, patronati, sindacati, categorie economiche: tutti i punti di riferimento sia della badanti che dei loro datori di lavoro. Rinnovata collaborazione con le farmacie che hanno confermato la loro disponibilità per i vaccini.
L’iniziativa è stata presentata stamani nell’auditorium del San Donato.
Elisa Fattori, sostituta direttrice dei servizi sociali Asl Tse: “la nostra campagna vaccinale ha utilizzato ogni possibile strumento: hub vaccinali, centri di medie dimensione, punti vaccinali per i fragili, camper (scuole, fabbriche, zone artigianali, centri commerciali, mense Caritas. In estate spiagge e feste). La possibilità del vaccino è stata offerta a tutti: target indifferenziati nei centri vaccinali e ulteriori target specifici (studenti, lavoratori, commercianti, artigiani, stranieri, emarginati e senza tetto) con i camper. L’Asl Tse ha creato una rete sociale e solidale: le iniziative sono state organizzate insieme a Comuni, categorie economiche, sindacati, Chiesa, Caritas, farmacisti, volontariato. Misericordia e altre associazioni hanno messo a disposizione camper e operatori”.
I risultati sono stati significati: si sta sfondando il tetto del 90% 490 mila ad Arezzo, “Rimangono alcune fasce di popolazione sulle quali vogliamo tentare di incidere ancora di più – ha concluso Fattori. E una di queste è rappresentata dalle badanti. Il nostro obiettivo è quello di garantire la salute. A queste lavoratrici e alle persone anziane e/o con disabilità con le quali vivono a stretto contatto”.
Stefania Magi, responsabile della medicina interculturale della Asl Tse ha sottolineato che “l’assistenza alle persone fragili è un’attività fondamentale che vede le badanti coinvolte in prima persona. Aver cura di loro vuol dire anche non esporre né gli anziani e i disabili né le badanti ai rischi derivanti dal Covid. Stiamo cercando, nei limiti del possibile, rapporti diretti che incentivo alla vaccinazione. Nelle sedute dedicate saranno presenti sia nostri operatyo sanitari che mediatori culturali per fornire informazioni e chiarimenti”.
Nel corso dell’incontro è stato trasmesso il video messaggio dell’europarlamentare rumeno Nico Stefanuta: “il vaccino è l’unica soluzione che ci resta per non arrivare in terapia intensiva o, peggio, al cimitero. Per favore – ha detto rivolgendosi ai suoi connazionali in Italia – non credete più a tutti i tipi di bugie che sentite”.
In video conferenza è intervenuta Laura Ghibu, consigliera onoraria del Presidente del Comitato nazionale rumeno di coordinamento delle attività di vaccinazione contro Covid che ha curato, insieme alla figlia, un video diventato virale che invita alla vaccinazione: “Uno studio dellì’università di Bucarest ha evidenziato come le teorie della cospirazione e quindi non vax abbiano spesso la meglio sulle tesi sostenute dalla autorità. Parole come libertà, coscienza e scelta sono più sentite di parole come dovere, solidarietà e salute. Ho tante amiche del mio paese che in Italia fanno le badanti. Capisco la loro situazione e comprendo i sacrifici che fanno per le loro famiglie. Ma perché questi sacrifici devono essere in salute e quindi le invito a vaccinarsi”.