Lavori pubblici, cantieri nelle scuole, investimenti da portare avanti, possibili aumenti delle tasse e tariffe comunali, ridisegno urbanistico del capoluogo e in particolare del centro storico, caso Sogepu. I principali aspetti che hanno caratterizzato il 2023 e i progetti per il 2024 della giunta comunale di Città di Castello sono stati illustrati nella conferenza stampa di fine anno.
Sindaco e Giunta alla conferenza stampa di fine anno.
2023, l’anno dei cantieri – Il primo cittadino ha parlato dei dodici mesi trascorsi come dell’anno dei canteri, con tanti lavori iniziati e molti interventi conclusi, in un contesto nel quale sono numerosissimi i progetti pronti a partire già all’inizio del 2024. Nel 2023 sulla sola edilizia scolastica sono stati completati interventi per circa 9 milioni di euro e sono stati affidati i primi lavori finanziati direttamente al Comune con oltre 20 milioni di euro dal PNRR, che hanno riguardato la riqualificazione della palestra della scuola secondaria di primo grado di Trestina (540 mila euro), la demolizione e ricostruzione dell’asilo nido di Trestina (925.000 euro), la ristrutturazione dell’asilo nido Franchetti (1.148.000 euro).
Scuola Dante Alighieri – “Sarà un anno fondamentale per tutti i cantieri del PNRR, a partire dalla scuola media Dante Alighieri, un’opera da circa 12 milioni di euro complessivi, il più ingente intervento nell’edilizia scolastica finanziato dal PNRR in tutta L’Umbria, il cui cantiere sarà aperto tra la primavera e l’estate”, ha puntualizzato Secondi, indicando “l’obiettivo di rispettare le scadenze prefissate per l’attuazione dei lavori”. Il sindaco ha preannunciato che l’amministrazione comunale sarà in prima fila con un cofinanziamento di 1 milione di euro per concorrere all’erogazione di circa 7 milioni di euro nella nuova programmazione di Agenda Urbana, che guarderanno a un’espansione urbanistica green della città nella zona dell’ansa del Tevere con la realizzazione di un centro-eventi. Con l’investimento da 1 milione e 300 mila euro sulla piscina comunale, che il Comune ha già previsto di cofinanziare con 400 mila euro e che dovrà essere sostenuto dalla Regione, Città di Castello sarà protagonista di una nuova importante pagina nella riqualificazione e nello sviluppo dell’impiantistica sportiva.
Aumento delle tasse? – Con l’assessore al Bilancio Mauro Mariangeli, che ha ricordato come Città di Castello nel 2023 sia stato tra i pochi Comuni ad alzare la soglia di esenzione IRPEF mantenendo le aliquote e abbia detassato il suolo pubblico, il sindaco Secondi ha parlato del 2024 come di un anno complesso, nel quale l’amministrazione comunale dovrà raccogliere la sfida di non arretrare negli investimenti in uno scenario di fortissimo incremento dei costi dei servizi pubblici, di tagli dei trasferimenti centrali e di costante inflazione. “In questo contesto non è escluso un aumento delle tasse comunali – ha detto il primo cittadino – faremo le opportune valutazioni sulle tariffe di competenza dell’ente per sostenere le progettualità a beneficio della comunità”.
Variante del Cassero – Con l’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti, il primo cittadino ha rassicurato sulla prosecuzione dei lavori della variante del Cassero, dopo lo stop per un pozzetto elettrico non segnalato ora spostato, che termineranno a primavera e che saranno il punto di partenza di una rivisitazione completa dell’area, improntata al rispetto dell’ambiente e alla promozione della mobilità dolce, che porterà a uno sviluppo urbanistico a servizio del centro storico e delle funzioni della città con l’attuazione di più progetti in successione.
Caso Sogepu – Il sindaco Secondi ha risposto anche su Sogepu, sottolineando a proposito dell’indagine della Procura di Perugia che l’amministrazione comunale trarrà le proprie conclusioni solo al termine del procedimento, ma anche come l’azienda sia titolare di una gestione dei rifiuti in Alta Umbria che frutta a Città di Castello il 62 per cento dell’intero fatturato.
Piazza Burri e ruolo dei privati – Il ridisegno urbanistico della città è stato uno dei temi trattati nel corso dell’incontro con i giornalisti. Insieme al vicesindaco Giuseppe Stefano Bernicchi, Secondi ha dato conto del ruolo di coordinamento finalizzato alla soluzione delle questioni in campo intrapreso dal Comune nei confronti dei privati chiamati a investire su piazza Burri, ex Molini Brighigna, ex cinema Vittoria, ricordando come su queste pianificazioni, come su quella dell’ex ospedale, l’iniziativa sia in mano ai proprietari e alla Regione. “Il 2024 sarà anche l’anno della svolta per il progetto di piazza Burri, per il quale la Fondazione Albizzini sarà chiamata ad attuare gli impegni assunti con l’amministrazione comunale, a partire dalla demolizione dell’ex scuola Garibaldi – ha spiegato Secondi – con una stretta di mano simbolica che ha avuto il valore di un impegno morale preso nei confronti della collettività”.